No! Cina e Turchia non hanno vietato la Cola Cola per il consumo umano

Le informazioni sono tratte da un sito satirico russo simile all’italiano Lercio

Che un consumo eccessivo di una bevanda zuccherata e acida come la Coca Cola non sia un toccasana è cosa nota. Ma da qui a vietarla, ne passa. Secondo numerose condivisioni, sarebbe stata vietata la vendita per il consumo alimentare in Cina, dove i supermercati avrebbero ricevuto consiglio di proporre la bevanda come prodotto da usare per sturare gli scarichi domestici. In realtà, tutto ciò non è accaduto: le informazioni sono tratte da un sito satirico russo simile all’italiano Lercio.

Per chi ha fretta:

  • Si sostiene che la Cina abbia vietato di vendere la Coca Cola per il consumo alimentare umano.
  • E che abbia invece consigliato di usare la bevanda per sturare gli scarichi domestici.
  • Tutto ciò non è accaduto.
  • Le informazioni sono tratte da un sito satirico russo simile all’italiano Lercio.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:

LA CINA VIETA LA CocaCola PER IL CONSUMO UMANO E L’HA CLASSIFICATA COME “MATERIALE DI PULIZIA

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La Coca Cola in Cina

Dal post, non è chiaro a quando risalirebbe la presunta notizia. Ricercando online, non si trova riscontro della cosa. Risulta però che nel 2019 – come riporta Business Insider – la Cina era il terzo Paese al mondo per consumo di Coca Cola, superata solo da Usa e Messico. Nel gigante asiatico la bevanda è tornata nel 1979, dopo essere stata bandita, come gran parte dei beni occidentali importati, nel 1949 da Mao Zedong. Nel 2021, Coca Cola era il brand che più è cresciuto in Cina, soprattutto a causa del disinteresse della Generazione Z e dei Millenial più giovani nei confronti dell’alcol. Inserendosi in quasi ogni fascia di mercato delle bevande, dalle bibite gassate ai latti vegetali Coca Cola ha intercettato l’interesse per altre bevande e bibite. Coca Cola ha anche ideato inoltre una campagna per l’inizio dell’anno del Dragone, avvenuto lo scorso 10 febbraio, in cui la bevanda viene normalmente consumata a tavola.

Il sito satirico Panorama

Da dove proviene quindi l’informazione falsa? Quanto si legge sui post su Facebook è molto simile al contenuto di un articolo che appare sul sito internet satirico russo “Panorama“. Una sorta di Lercio o The Onion, entrambi noti per diffondere dichiaratamente finte notizie a scopo satirico e comico. Che Panorama sia una pubblicazione satirica è confermato dallo stesso logo della testata, che vediamo di seguito tradotto dal russo all’inglese. In una intervista rilasciata alla pubblicazione indipendente russa Meduza nel 2020, uno dei fondatori di Panorama definiva il sito «satirico». Nel titolo dell’intervista gli articoli vengono definiti «fake news».

Dopo aver raccontato che il consumo di Coca Cola avrebbe portato alla morte di diverse persone che avevano partecipato a un esperimento, Panorama riguardo alla bibita scrive: «Sulla base dei dati, la commissione ha tratto conclusioni sui pericoli della bevanda gassata per la vita e la salute umana, che hanno portato alla decisione di ritirare immediatamente la Coca Cola da tutti i negozi di alimentari del Paese. Allo stesso tempo, sono state inoltre notate le proprietà positive del liquido. In particolare, se ne consiglia la vendita nei negozi e nei reparti idraulici come efficace stura scarichi».

Conclusioni

Si sostiene che la Cina abbia vietato di vendere la Coca Cola per il consumo alimentare umano. E che abbia invece consigliato di usare la bevanda per sturare gli scarichi domestici. Tutto ciò non è accaduto. Le informazioni sono tratte da un sito satirico russo simile all’italiano Lercio.

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