Israele, il segretario dello Stato Vaticano Parolin: «Sdegno per quanto sta succedendo a Gaza. Ma mai perdere la speranza per la pace»

Il cardinale: «Condanna netta e senza riserve su quanto avvenuto il 7 ottobre, ma il diritto alla difesa di Israele, invocato per giustificare questa operazione, con 30mila morti non lo è»

Quello che sta accadendo in Medio Oriente per il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, suscita «sdegno». «Credo che sia una voce generale quella che non si può continuare così e bisogna trovare altre strade», precisa Parolin al termine della cerimonia di commemorazione dei 95 anni dei Patti Lateranensi al Palazzo Borromeo. «La Santa Sede – precisa il segretario di Stato – l’ha detto fin dall’inizio: da una parte, una condanna netta e senza riserve su quanto avvenuto il 7 ottobre. E qui lo ribadisco una condanna netta e senza riserve a ogni tipo di antisemitismo». «Ma nello stesso tempo – sottolinea – c’è anche una richiesta che il diritto alla difesa di Israele che è stato invocato per giustificare questa operazione sia proporzionato e certamente con 30 mila morti non lo è».


«Mai perdere la speranza»

Davanti alla domanda se esista una soluzione per il conflitto tra Israele e Hamas Parolin ha risposto: «Bisogna non perdere la speranza. Diceva Sant’Agostino che la speranza poggia sullo sdegno e sul coraggio, credo che tutti siamo sdegnati per quanto sta succedendo, per questa carneficina ma dobbiamo avere il coraggio di andare avanti e di non perdere la speranza perché, se perdiamo la speranza, incrociamo le braccia. Invece bisogna lottare fino in fondo e cercare di dare fin dove possibile il nostro apporto, il nostro contributo».


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