Il padre di Ilaria Salis replica al ministro Nordio: «Non è informato bene, su mia moglie dichiarazioni devastanti»

Il padre della 39enne milanese detenuta a Budapest: «Da quando abbiamo visto Ilaria in catene, le cose hanno iniziato a migliorare»

«Il ministro Nordio non è informato dei fatti. Preferisco avere un atteggiamento diverso dal ministro, chiedo di controllare bene i fatti e di controllare certe dichiarazioni, che su mia moglie sono state molto devastanti». A parlare è Roberto Salis, padre di Ilaria, la 39enne milanese che si trova in carcere a Budapest. Oggi il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ai microfoni di Sky Tg24, ha accusato i genitori di Ilaria Salis di aver perso tempo, aggiungendo che «se avessero chiesto da subito gli arresti domiciliari in Ungheria, tutto questo forse non sarebbe accaduto». A rispondere alle sue parole è il padre della 39enne detenuta a Budapest, intervenuto in collegamento telefonico a Metropolis, su Repubblica.it. A proposito del «tempo perso», Roberto Salis ha ricordato che l’incontro con Nordio è avvenuto «dopo 53 giorni da quando gli ho scritto per la prima volta a dicembre». Dopodiché, il padre di Ilaria ha mandato un saluto a tutti i partecipanti della fiaccolata che si è svolta oggi a Roma per chiedere il ritorno in Italia della 39enne milanese: «Mi dispiace non essere lì ma sono giornate intense in cui è successo di tutto. Da solo non posso fare quasi nulla ma con il vostro aiuto possiamo raggiungere l’obiettivo».


Migliorano le condizioni in carcere

Nel suo intervento a Metropolis, Roberto Salis ha confermato che le condizioni del carcere in cui è rinchiusa Ilaria sono migliori rispetto a qualche mese fa: «La situazione di mia figlia è iniziata a migliorare da quando lei si è vista in catene». A proposito della possibilità di ottenere i domiciliari, Salis ha aggiunto: «Mi pare che ci siano i presupposti per ottenere qualcosa, però è ancora molto difficile. Io capisco il lavoro di chi lo fa a livello diplomatico e non possono chiaramente renderci conto minuto per minuto dei progressi e dei tentativi che stano facendo, ma per noi sono momenti molti difficili. Oggi aspettavamo qualcosa in più però capiamo che ci sia da attendere».


Foto di copertina: ANSA/Fabio Frustaci | Roberto Salis all’uscita del ministero della Giustizia (Roma, 5 febbraio 2024)

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