Navalny, Biden: «Non sono sorpreso, ma indignato». La spallata ai trumpiani di Pence: «Nei repubblicani niente spazio per gli apologisti di Putin»

«Non sappiamo esattamente cosa è successo ma non c’è dubbio che è una conseguenza di qualcosa che ha fatto il leader del Cremlino e i suoi scagnozzi», ha detto il presidente Usa durante la conferenza stampa alla Casa Bianca

«Vladimir Putin è responsabile della morte di Alexei Navalny». Lo ha detto Joe Biden, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca. «Non sappiamo esattamente cosa è successo ma non c’è dubbio che è una conseguenza di qualcosa che hanno fatto Putin e i suoi scagnozzi», ha detto. Il presidente degli Stati Uniti si è inoltre detto «indignato», ma non «sorpreso» dalla notizia della morte del dissidente russo nella colonia penale sul Mar Artico dove stava scontando la sua pena di 19 anni di carcere per «estremismo». Navalny, per Biden, era «una potente voce della verità, un uomo coraggioso e icona della lotta alla corruzione e alla violenza». E sulla possibilità di eventuali nuove sanzioni contro la Russia dopo la morte dell’oppositore del leader del Cremlino, Biden fa sapere in conferenza stampa che gli Usa «stanno valutando una serie di opzioni».


«Nessun spazio nel partito repubblicano per chi tifa Putin»

L’ex vicepresidente Mike Pence ha affermato venerdì che nel partito repubblicano non c’è spazio per gli “apologisti” del presidente Vladimir Putin dopo che le autorità russe hanno riferito della morte di Navalny.


Pence ha lanciato un forte rimprovero al leader russo in una serie di post su X. «Putin è un criminale di guerra e capisce solo la forza. L’invasione immotivata e brutale dell’Ucraina da parte della Russia ha ucciso o ferito centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini ucraini. La brutalità della Russia deve essere contrastata con la forza americana», ha aggiunto. Ha chiesto al congresso di metter da parte la politica e di «fornire aiuti all’Ucraina».

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