Ricchi e Poveri, la pensione da 1.000 euro e gli inviti in Russia. La confessione sugli attacchi di panico: «Come Sangiovanni»

Il duo si prepara a ripartire in tour, dopo l’esperienza a Sanremo. E raccontano il loro rapporto col pubblico russo, soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina

Di fermarsi per ora i Ricchi e Poveri non ne hanno alcuna intenzione, almeno finché Angela Brambati, 76 anni, e Angelo Sotgiu, 78, non perderanno la voglia di divertirsi. Come raccontano in un’intervista al Messaggero, il duo è inevitabilmente in età da pensione, per quanto si tratti di un assegno per loro deludente: «Rispetto a quanto abbiamo versato, poco. Un migliaio di euro». Dopo il ventunesimo posto al Festival di Sanremo, il duo si prepara a un tour e presto anche a realizzare un documentario sulla loro carriera: «Finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste, andiamo avanti». Il tour li porterà anche all’estero, in Australia e Canada. Ma non in Russia, dove comunque dagli anni ’70 sono molto popolari. L’ultima esibizione a Mosca è stata davanti a Medvedev, quando era presidente della Federazione Russa. Ma dopo l’invasione dell’Ucraina, i Ricchi e Poveri hanno messo dei paletti: «Da quando c’è la guerra ci hanno invitato più volte, ma non siamo mai andati. Amiamo i russi, ma andremo solo quando ci sarà la pace e dopo aver fatto un concerto prima a Kiev e poi a Mosca».


Lo stop come Sangiovanni

In pubblico i due appaiono sempre sorridenti ed entusiasti, ma anche loro ammettono di aver avuto momenti complicati, così come sta succedendo a Sangiovanni, che a 21 anni ha deciso di fermarsi per tornare a stare bene. «Anche io ho avuto lo stesso problema – raconta Angelo Sotgiu – che ho superato fermandomi e con l’aiuto dei miei compagni. Era il 1972, ero giovane e avevo paura di tutto. Si chiamano attacchi di panico. Non potevo uscire di casa. Oggi con i social e tutto il resto la pressione può essere insopportabile. Sangiovanni ha fatto bene a fermarsi e a dirlo. È bravissimo e recupererà tutto».


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