Dal bacio a Rosa Chemical a Sanremo al Pandorogate: così in un anno la coppia d’oro Ferrragnez è andata in pezzi – La gallery

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Fedez contro il Codacons su Instagram

L’eterna lotta contro il Codacons

Dopo anni di querele, esposti, accuse reciproche, avvocati, l’eterna lotta tra Fedez e il Codacons sembra non vedere la fine. L’ultimo scontro riguarda l’esposto fatto dall’associazione dei consumatori alla Guardia di Finanza, dopo che il rapper si era dichiarato «nullatenente» durante un procedimento per diffamazione su un caso del novembre 2020. Assistiti dagli avvocati Gabriele Minniti ed Andrea Paolucci, Fedez e i suoi genitori – amministratori unici della Doom srl e della Zedef srl – hanno depositato in procura a Milano una querela nei confronti del Codacons per «calunnia e diffamazione». Non si è fatta attendere la risposta del presidente, Carlo Rienzi, che in un video su YouTube ha infine voluto dire la sua: «Ciao Federico – dice Rienzi nel filmato – sono Carletto Patatino, come mi chiami tu. So che ti sei un po’ offeso perché abbiamo fatto un esposto alla guardia di Finanza, per la rete di società di cui sei azionista… ma tu sei nullatenente, ma che ti frega? I nullatenenti non hanno niente da temere. Vedrai che non uscirà fuori niente». Eppure, questa è solo l’ultima di una lunga serie di accuse avanzate dall’associazione al cantante. Nel 2020 il Codacons ha querelato il rapper per aver difeso i suoi fan che hanno commentato la lite con l’associazione e per aver «diffuso notizie false sulla raccolta fondi» del Codacons. Poi l’appello al sindaco di Milano, Beppe Sala, contro la decisione del Comune di conferire l’Ambrogino d’oro ai Ferragnez. Gli esposti, tra gli altri, per l’esclusione a Sanremo nel 2021, per le stories di Ferragni che invitava i suoi follower a televotare per suo marito, ma anche per la pubblicità occulta sul palco del primo maggio, per i fondi del Covid. Una lunga sfilza di accuse che hanno spinto il rapper a parlare di «stalking giudiziario».