I genitori di Irene Cecchini: «Nostra figlia non è una spia, in Russia c’è meritocrazia»

Il padre e la madre della ragazza che ha dialogato con Putin la pensano come lei

«Nostra figlia non è una spia, non è Mata Hari». A dirlo oggi a Repubblica sono i genitori di Irene Cecchini, la ragazza che ha parlato con Vladimir Putin durante un evento al MIGIMO, l’istituto di studi internazionali di Mosca. Paolo Cecchini e la moglie Daniela Montanari parlano nell’azienda agricola di famiglia in provincia di Lodi. Da cinque anni hanno cominciato a coltivare lavanda, mentre Paolo ha una ditta di vernici speciali per plastica a Cavenago d’Adda. Le loro idee sono simili a quelle di Irene: «La guerra in Ucraina? Colpa degli Stati Uniti». Ma il padre della ragazza tiene a precisare: «Io non lavoro con la Russia». Mentre la figlia «ha fatto tutto da sola, mentre studiava ha anche lavorato in una pasticceria». E l’hanno già invitata a partecipare a dei reality russi: «C’è tanto clamore intorno a questa storia». Perché «nostra figlia merita davvero, in Russia c’è meritocrazia». Lei intanto dopo la celebrità vive in una casa e non più in un dormitorio. E magari un giorno sarà Putin a venire a Lodi.


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