Israele pensa a oltre 3mila nuovi alloggi in Cisgiordania dopo l’attentato a Maaleh Adumin. Contrario Blinken: «No, sono controproducenti»

Il segretario di Stato Usa: «Non sono in linea con il diritto internazionale». Ma Netanyahu starebbe valutando l’esame della «Commissione suprema per la progettazione» dopo l’attentato in cui ha perso la vita un israeliano

«Riguardo i piani di costruzione di nuovi insediamenti devo dire che siamo contrariati. I nuovi insediamenti sono controproducenti per ottenere una pace duratura: non sono in linea con il diritto internazionale. Il nostro governo sostiene che questa decisione di aumentare gli insediamenti indebolisca e non rafforzi la sicurezza di Israele». Ad affermarlo è il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, oggi a Buenos Aires, commentando il piano di Israele di costruire oltre 3300 alloggi in Cisgiordania, dopo l’attentato di ieri a Maaleh Adumin in cui un israeliano è stato ucciso. lI premier Benjamin Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant ed il ministro delle finanze Bezalel Smotrich potrebbero porre all’esame della «Commissione suprema per la progettazione» piani di costruzione di oltre 3300 alloggi. Secondo quanto riportato dalla emittente radiofonica Canale 7 2.350 alloggi sono destinati a Maaleh Adumim, 694 a Efrat e 300 a Keidar (Betlemme). «Sappia ogni terrorista che vuole uccidere israeliani – ha dichiarato il ministro Smotrich – che replicheremo agli attacchi approfondendo il controllo su tutta la terra d’Israele».


(L’avamposto di Bruchin (Cisgiordania centrale), in una immagine di repertorio. Foto Ansa)


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