Fano, l’abbraccio d’amore tra i resti di una mamma e del suo bambino negli scavi archeologici di Piazza Costa

Gli scheletri risalgono all’Alto Medioevo

Negli scavi archeologici di piazza Costa a Fano, in provincia di Pesaro Urbino sono stati scoperti gli scheletri di una mamma che stringe al seno il suo bambino risalenti all’Alto Medioevo.  «Di certo siamo in presenza di un adulto con un bimbo, e dalle prime informazioni fornite dall’antropologa della ditta incaricata degli scavi, il soggetto adulto sembra effettivamente essere una donna, anche se per avere la certezza che sia la madre occorrerebbe procedere alle analisi del dna di entrambi i resti», spiega all’ANSA Ilaria Venanzoni, archeologa della Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Ancona e Pesaro Urbino. «Comunque – ha spiegato – è plausibile che a stringere il bambino sia un famigliare».  «La sepoltura – osserva Venanzoni – è priva di corredo, per cui è difficile datare con precisione la scoperta, ma su base stratigrafica possiamo dire che è certamente alto medievale, collocabile quindi tra il VI e il X secolo dopo Cristo».


L’abbraccio negli scavi in piazza Costa a Fano, 24 febbraio 2024.
(ANSA/Soprintendenza belle arti e paesaggio di Ancona e Pesaro Urbino)

«Recentemente – ricorda – vicino a questa tomba ne sono riaffiorante altre due, con altrettanti neonati o feti, sepolti individualmente, anche questi senza corredo». I resti sono riafforati in un’area vicina a via Arco d’Augusto.  «In questa zona – conclude l’esperta – scavi del passato avevano individuato resti romani forse appartenenti a una domus o un impianto termale, è da capire se siamo in presenza di un unico edificio. Sempre in epoca medievale, nella stessa zona, era stata costruita una chiesa dedicata a San Daniele e poi anche un convento annesso alla chiesa».


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