Milano, migliaia al corteo pro-Palestina al grido di «Stop al genocidio». Sassi contro un Carrefour e auto della polizia – Il video

La manifestazione promossa da associazioni palestinesi e sindacati di base all’indomani delle cariche di Pisa. L’azione violenta di pochi incappucciati

Oltre 15mila persone hanno risposto alla chiamata per chiedere un «cessate il fuoco» a Gaza, scendendo in piazza per partecipare alla manifestazione nazionale pro Palestina organizzato oggi – sabato 24 febbraio – a Milano. Dopo le cariche e le manganellate della polizia ieri nei cortei di Pisa e Firenze, che hanno portato a un inusuale scontro tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e la maggioranza di centrodestra, oggi sono state disposte importanti misure di sicurezza, a partire da controlli preventivi ai caselli dell’autostrada e nelle stazioni ferroviarie. Partito alle 15 da piazzale Loreto, il corteo organizzato dalle sigle palestinesi e dai sindacati di base ha marciato fino alla Stazione Centrale di Milano. In testa, gli striscioni: «Con la resistenza palestinese blocchiamo le guerre coloniali e imperialiste», «Stop genocidio, fermiamo il governo della guerra». Presente anche l’ex deputato M5s Alessandro Di Battista, che ha dichiarato: «Sono qui per una questione di umanità – ha detto – è in atto un tentativo di pulizia etnica ad opera di Israele che sta compiendo terrorismo di Stato e nel silenzio generale: stanno massacrando un popolo martoriato. Noi abbiamo raccolto quasi 20mila firme certificate in poche settimane, è indecente che l’Italia non riconosca la Palestina».


Le azioni contro Carrefour e polizia

Durante la manifestazione, a cui hanno preso parte anche le delegazioni di Potere al Popolo, Rifondazione comunista e realtà dell’associazionismo del terzo settore, si sono levati i cori: «Palestina libera, Israele criminale». Una decina di partecipanti al corteo, vestiti di nero e con il volto coperto, si è staccato dalla folla e ha danneggiato la vetrina di un supermercato Carrefour all’altezza di piazzale Clotilde, imbrattandolo anche con scritte. La catena di supermercati francese è accusata dai più duri attivisti anti-Israele di sostenere lo Stato ebraico, meritevole pertanto di boicottaggio. Gli incappucciati, dopo essersi distaccati dalla massa pacifica, hanno inoltre lanciato alcuni sassi, colpendo anche un’auto della polizia locale e due della guardia di finanza. Un’agente della polizia locale è stata colpita alla testa ed è rimasta ferita in modo lieve: è stata portata del 118 al vicino ospedale Fatebenefratelli in codice verde. Altri manifestanti hanno tirato delle uova alle forze dell’ordine in tenuta antisommossa che hanno impedito loro di andare verso il consolato americano.


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