Tel Aviv, la polizia disperde la manifestazione anti-Netanyahu con cavalli e idranti. Colpito anche un ostaggio liberato da Hamas – I video

Linea dura delle forze dell’ordine israeliane dopo che alcuni manifestanti avevano tentato di bloccare il traffico: 19 arresti

Migliaia di persone sono scese in piazza questa sera a Tel Aviv e in diverse altre città del Paese per protestare contro il governo di Benjamin Netanyahu, chiedere l’immediata liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, lo scioglimento del Parlamento e elezioni anticipate. Dopo che alcune decine di manifestanti hanno tentato di bloccare il traffico su Kaplan Street, a Tel Aviv, la polizia ha però adottato la linea dura, intervenendo con gli agenti a cavallo e sparando con gli idranti per disperdere la folla, e fermando 19 persone. È la prima volta che la polizia ha usato tale strumento contro i manifestanti dal 7 ottobre, nota Haaretz. Fatto ancor più grave, anche se con ogni probabilità non voluto, ad essere colpita dai getti d’acqua sparati dalla polizia è stata anche Ilana Gritzewsky, una donna rimasta ostaggio di Hamas a Gaza per 55 giorni dal 7 ottobre, prima di essere liberata nel corso della finestra di tregua di fine novembre. Secondo il sito di news israeliano Ynet, la donna stava sfilando insieme ad altri manifestanti con le fiaccole per la liberazione degli ostaggi insieme alla madre del suo compagno Matan Zangauker, tuttora ostaggio nella Striscia. Quando il loro corteo ha incrociato quello dei dimostrati anti-governo, che stava scontrandosi con la polizia, la situazione è però sfuggita di mano: l’agente che scortava le due donne si è allontanata e la coppia è finita così anch’essa oggetto degli spari d’acqua degli idranti. «Sono la madre di un ostaggio, Ilana lo è stata per 55 giorni ed è venuta qui per urlare per il suo compagno, ed è così che ci trattano?», ha protestato incredula la madre di Zangauker.


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