Revocati i domiciliari a Denis Verdini, torna in carcere fino al 2032

L’ex senatore, 72 anni, sta scontando tre condanne definitive: la Procura gli ha contestato l’evasione dalla pena per alcune cene a Roma e delle telefonate non autorizzate

L’ex senatore Denis Verdini è tornato in carcere a Sollacciano, a Firenze, dopo che il tribunale di Sorveglianza ha accolto l’istanza della Procura che gli contestava di aver violato la detenzione domiciliare. Verdini aveva ottenuto la pena alternativa nel 2020 dopo aver ricevuto la condanna definitiva a sei anni e mezzo nel processo per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino. Lo scorso novembre risultava indagato a Roma con l’accusa di aver violato le regole della detenzione domiciliare. Secondo la Procura, durante le visite mediche autorizzate tra ottobre 2021 e gennaio 2022 l’ex senatore ne avrebbe approfittato per uscire a cena con il figlio Tommaso e incontrare esponenti politici e dirigenti Anas. I pm hanno individuato le uscite non autorizzate durante l’inchiesta sulle commesse Anas che ha coinvolto anche il figlio. Oltre alle cene, Verdini senior aveva anche conversazioni telefoniche non autorizzate. L’ex senatore di Ala, 72enne, dovrà restare in carcere fino al 2032, in esecuzione di tre condanne definitive: quella a 6 anni per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino, quella a 5 anni e mezzo per il fallimento della società che pubblicava il Giornale della Toscana e quella per bancarotta a 3 anni e 10 mesi per il fallimento di un’impresa edile di Campi Bisenzio.


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