Sardegna, Truzzu si prende la colpa della sconfitta: «I cittadini di Cagliari hanno votato contro di me»

Il candidato del centrodestra: «Ho chiamato Meloni, i cagliaritani non hanno capito i tanti cantieri aperti»

Ieri qualcuno aveva scritto che Paolo Truzzu aveva subito capito l’aria di sconfitta. Oggi, 27 febbraio, all’indomani delle elezioni regionali che hanno incoronato Alessandra Todde presidente per una manciata di voti è duro prima di tutto coi suoi concittadini che avrebbero votato contro di lui per, a suo dire, punirlo per i troppi cantieri aperti: «Ho mandato un messaggio a Giorgia Meloni. Ma la lettura del voto è semplice: non sono state elezioni influenzate da fattori nazionali e il dato che lo prova è il risultato di Cagliari che, più che votare Todde, ha votato contro di me. Sarebbe bastato avere tre-quattro punti in più per vincere l’intera gara». Secondo il sindaco di Cagliari che nel capoluogo è nato e cresciuto, i cagliaritani non hanno apprezzato soprattutto i tanti interventi stradali. «Per questo dico che la responsabilità è mia. Ci sono diverse Sardegna. Abbiamo avuto un grande risultato fuori dai centri urbani. Le cause del voto di Cagliari? Ci sono tanti fattori: voto disgiunto, cantieri».


Nonostante le ammissioni, Truzzu non esclude il ricorso al tribunale visto il pochissimo scarto con Todde: «Adesso non è tempo di parlare di riconteggio dei voti. Quello lo dovrà fare il tribunale. Una volta che vedremo il verbale faremo delle valutazioni. Certo, con uno scarto così ridotto, si può anche pensare di fare ricorso, so che solo a Cagliari ci sono state mille schede nulle, ma ora non è all’ordine del giorno».


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