«Finirete come Aldo Moro», la scritta contro due professori al Tito Livio di Milano

La preside Simona Forzoni ha sporto denuncia ai carabinieri: «Alcuni studenti terranno incontri per sensibilizzare su questo tema. Gli autori delle frasi non sanno di cosa parlano»

«Finirete come Aldo Moro». È la scritta comparsa nei bagni maschili del liceo classico Tito Livio di Milano accanto ai nomi di due professori. La preside Simona Forzoni ha sporto denuncia ai carabinieri, prima di cancellare la frase. «Nello stigmatizzare questo grave episodio, che ci riporta indietro ad un periodo buio della nostra storia, culminato con l’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, invito docenti e genitori a riflettere con studenti e figli sui devastanti effetti della deriva della dialettica politica e a mantenere viva la memoria collettiva. Ancora oggi, le persone che loro malgrado si sono trovate coinvolte negli eventi di quegli anni, presenti anche nel Tito Livio, soffrono per l’accaduto. È bene ribadire che tali avvenimenti non hanno cittadinanza nel nostro Liceo», scrive la dirigente, citata dal Corriere della Sera. Da più parti, dopo l’accaduto, insegnanti, studenti e personale del Tito Livio hanno manifestato solidarietà nei confronti dei professori coinvolti. «Alcuni studenti dell’ultimo anno si sono offerti di andare nelle classi del biennio a tenere incontri per sensibilizzare su questo tema. Inoltre, si è formato un gruppo di docenti per stendere un percorso di approfondimento sugli anni di piombo. Per la preside l’obiettivo è infatti quello di «tenere viva la memoria perché gli autori delle scritte non sanno di cosa parlano», conclude. 


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