Nancy Brilli: «Il cinema mi ha delusa. Un ambiente maschilista: pochi ruoli per le donne e mi considerano fuori target»

Il racconto dell’attrice che fa coppia con Pierluigi Iorio nel programma Pechino Express su TV8

Tra i partecipanti che hanno deciso di prendere parte a Pechino Express c’è anche Nancy Brilli, in coppia con Pierluigi Iorio sotto il nome di I Brillanti. Celebre attrice nel cinema, nel teatro e in televisione, Brilli si mette a nudo in un’intervista al Corriere della Sera. Racconta di aver ricevuto negli anni tantissime proposte per prendere parte a diversi reality, ma riferisce di aver sempre rifiutato. Anche a Pechino Express aveva inizialmente detto di no, ma poi ci ha ripensato. «Non conoscevo il programma. Quando me lo hanno chiesto nuovamente ero in un momento in cui mi annoiavo: mi erano saltati due lavori, uno di seguito all’altro, ero vagamente incavolata. Così ho scelto di partecipare: ho chiamato Pierluigi, insieme avevamo già fatto tanti viaggi. Questo a condizione estreme, ma è stato un bellissimo salto nel buio», spiega a colloquio con Chiara Maffioletti.


Pechino Express

Un’esperienza nuova che arriva dopo una grande delusione: il cinema. A dirlo è lei stessa spiegando: «I ruoli per le donne non sono tanti. Di recente mi è arrivato un copione e non sapevo se arrabbiarmi o ridere: dovevo essere l’ennesima pin up fuori tempo massimo, non è possibile». Brilli denuncia come il suo talento sia stato riconosciuto solo «fino a un certo punto: da quando ho iniziato a fare televisione la proposta che mi arrivava dal cinema si è proprio fermata alle commedie, neanche tutte belle». I motivi? «Non lo so dire con certezza», dice l’attrice. «Ti senti dire: eh, non sei in target. Ma che vuol dire? Non sono target rispetto a cosa?», aggiunge.


«Quelle mani sul culo…»

Qualcosa, però, sta cambiando. Nel film di Paola Cortellesi, C’è ancora domani, intravede una speranza: «Anche solo dieci anni fa non glielo avrebbero fatto fare. Ricordo una mia conversazione con Aurelio De Laurentiis di circa 15 anni fa: gli dicevo che i produttori non scommettevano sulle donne. Mi rispose che le donne non portavano soldi al cinema a meno che non fossero nude. “Forse in Italia e con produttori come te”, gli dissi. Ecco, non ho più fatto tanti film con lui». Ma Brilli mette in luce quanto il maschilismo nel mondo dello spettacolo spesso sia sfociato in vere e proprie molestie: «Mi auguro – chiosa – che una giovane collega non debba più avere a che fare con le tante mani al culo che noi ci siamo dovute togliere, spero che ora non possa mai più succedere».

Leggi anche: