Roma, tifoso del Brighton accoltellato prima della partita sdrammatizza: «Fa parte del divertimento»

L’episodio avvenuto nella Capitale prima del match di Europa League contro i giallorossI: due i sostenitori della squadra inglese aggrediti e rapinati nei pressi della stazione Termini

«Cose che non mi impediranno di andare a vedere una partita del Brighton: tre coltellate nel sedere». A distanza di quarantott’ore dall’aggressione violenta subita nei presi della stazione Termini, Jack Stephenson ancora ci scherza su. Arrivato a Roma per sostenere il Brighton & Hove Albion guidato da Roberto De Zerbi nella prima trasferta italiana del club inglese, impegnato negli ottavi di Europa League contro l’As Roma, ha trascorso la giornata in giro per la Capitale, tra alcol e passeggiate turistiche. Mercoledì sera, quando si trovava nei pressi della stazione, è stato accerchiato da sette persone a volto coperto che hanno accoltellato ai glutei lui e un altro tifoso inglese, prima di rapinarli. Stephenson, ricoverato all’Umberto I non si è perso d’animo e ha scritto un messaggio sul forum dei supporter del Brighton. «Sono usciti fuori all’improvviso e sono stato accoltellato. Ma fa tutto parte del divertimento. Sono sopravvissuto, sto bene, mi fa solo male il cu*o. Ma sono determinato per la partita. Ci vediamo domani». Contattato poi dai cronisti, ha spiegato le sue intenzioni: «Volevo sdrammatizzare quando mi è stato detto che non sarei morto. Nessuno mi ha risposto al telefono e sono rimasto bloccato nel corridoio dell’ospedale per almeno 6 ore. Era un tentativo per mettermi in contatto con qualcuno alle 2 del mattino. Sto solo cercando di tirarmi su il morale. Sicuramente non fa parte del divertimento». Non è ancora chiaro se l’aggressione sia stata consumata da ultras della galassia romanista o da criminali comuni. La trasferta non è stata fortunata neanche per la sua squadra, che è uscita sconfitta dal match subendo 4 reti, ma Stephenson è riuscito comunque a guardarsela dall’Olimpico. La compostezza dei tifosi della cittadina del sud dell’Inghilterra non è passata inosservata in città. «Mai vista una tifoseria così educata», ha commentato un poliziotto davanti alle lunghe code in fila indiane composte dai fan per aspettare pazientemente i bus per lo stadio.


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