Derby di Coppa Italia, la bolgia razzista anti-Lukaku costa cara alla Lazio: curva chiusa e 50mila euro di multa

La decisione del giudice sportivo dopo le intemperanze di mercoledì sera all’Olimpico. Punizioni severe anche per i giocatori espulsi della Roma

Successo sul campo, un po’ meno sugli spalti, e nelle aule della giustizia sportiva. Uscita vincitrice dal derby di mercoledì sera che l’ha proiettata in semifinale di Coppa Italia, la Lazio deve ora pagare pegno per i cori razzisti intonati a più riprese dai suoi tifosi all’indirizzo del centravanti della Roma, Romelu Lukaku. Il giudice sportivo di Coppa, Alessandro Zampone, ha infatti disposto la chiusura della Curva Nord e dei Distinti (settori Nord, Est e Ovest) dell’Olimpico nella prossima partita della Lazio. Il provvedimento, precisa una nota della Lega Calcio, verrà scontato in campionato: stadio vuoto o quasi, dunque, il prossimo 28 gennaio per Lazio-Napoli. È la conseguenza dei «beceri e insultanti ululati di discriminazione razziale» levatisi «in più occasioni» contro Lukaku, scrive il giudice nel provvedimento, che si lega anche alla recidività della Lazio. La chiusura delle curve è stata decisa infatti, scrive la Lega calcio, «in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno, nonché della ripetitività del medesimo». La società viene inoltre multata per un importo di 50mila euro per la bolgia di mercoledì sera.


Bottiglie, petardi e fumogeni: cos’è successo all’Olimpico

Oltre ai cori, uditi «da tutti e quattro i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenienti dal 90% dei 16.000 occupanti i predetti settori», i giudici hanno dovuto tenere conto anche di una serie di altre gravi intemperanze. Il «fitto e costante lancio di bottiglie di acqua e di birra, di fumogeni, bengala e petardi verso il settore Distinti Sud-Est-Curva Sud occupato dai sostenitori della Roma»; il fatto che al 17′ del primo tempo Dybala, «nell’approssimarsi a battere un calcio di punizione, veniva colpito ripetutamente con un raggio laser proveniente dalla Tribuna Tevere occupata dai sostenitori della Lazio; analogo raggio laser colpiva altri giocatori della Roma e il Direttore di gara»; il fatto che al 31′ del secondo tempo, «il calciatore della Roma Bove Edoardo, al momento della sostituzione, uscendo dal terreno di giuoco dal lato dell’assistente n. 2, veniva colpito all’altezza della nuca da una bottiglietta di birra ancora piena e priva di tappo lanciata dalla Tribuna Tevere occupata dai sostenitori della Lazio» oltre che un fumogeno, finito pure lontano dall'”obiettivo”.


Mano pesante sui giocatori della Roma

Sanzioni pesanti sono poi arrivate anche all’indirizzo di alcuni dei giocatori protagonisti degli episodi più “animati” della partita. Qui ad aver la peggio è stata la Roma. Il giudice sportivo ha infatti squalificato per tre giornate Gianluca Mancini e per due Sardar Azmoun, espulsi entrambi nel secondo tempo. I due sono anche stati multati per importi di 10 e 5mila euro rispettivamente. Un turno di stop anche per l’assistente di José Mourinho, Nuno Santos, espulso anche lui. Essendo stati eliminati dal torneo di questa stagione, i giallorossi sconteranno le squalifiche nella Coppa Italia 2024-25. Squalifica “semplice” di un turno, invece, per i laziali Pedro e Luca Pellegrini. La Roma come società, infine, è stata multata anch’essa per 15mila euro per il comportamento dei suoi sostenitori.

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