A Frosinone non c’è pace: poco prima delle 19,30, nella centralissima e affollatissima via Aldo Moro, davanti allo Shake Bar, punto di ritrovo dei giovani della zona, è partita una sparatoria. Attualmente il bilancio è di due morti e due feriti, tutti raggiunti da colpi di arma da fuoco. Ad affrontarsi, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, due gruppi di origini diverse. E non sarebbe un episodio isolato. Secondo quanto ricostruito da Repubblica sono quattro le sparatorie in otto mesi. Secondo gli investigatori sembrerebbe in atto una guerra tra bande per la spartizione e la gestione delle piazze di spaccio. Il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori ha convocato per domani mattina il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con il quale fare il punto sulla situazione. Le vittime, due giovani albanesi, di 22 e 25 anni sono morti rispettivamente uno sul colpo e l’altro nella Sala Operatoria dell’Umberto I di Roma dove è arrivato in gravissime condizioni.
La dinamica
Alla base della sparatoria infatti, anche stavolta, ci sarebbero dei contrasti sui traffici illeciti, legati al mondo degli stupefacenti, secondo quanto riportato dal Corriere. Due uomini arrivati in auto, a bordo di una lancia Ypsilon, dopo poche battute, uno dei due avventori ha estratto una pistola ed esploso una serie di colpi in rapida successione centrando tutte e quattro le persone sedute al tavolino. Una di loro, riporta Repubblica, è rimasta immobile a terra, morta sul colpo, le altre tre hanno cercato di ripararsi, mentre i due aggressori si sono dati alla fuga a piedi. L’auto, secondo delle prime sommarie informazioni, risulta noleggiata. «Non ho notizie di nessun genere, stanno facendo i rilievi. Siamo sconvolti, c’è poco da dire», ha convocato il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, recatosi sul luogo.
(in copertina foto Ansa)
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