Giochi online, la stretta contro ludopatia e riciclaggio. Dallo stop ai contanti ai canoni più alti: cosa cambia

Ecco cosa prevede il decreto legislativo approvato in via definitiva per il riordino del settore

Arriva la stretta anti-ludopatia e anti-riciclaggio dopo che il governo ha approvato in via definitiva nel Consiglio dei ministri di ieri un decreto legislativo con norme più stringenti e moderne sui giochi online. La prima regola prevede lo stop al contante: chi vorrà ricaricare più di 100 euro dovrà utilizzare solo ed esclusivamente strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri. Fonti del governo hanno spiegato che si tratta di una decreto che mira a «razionalizzare e aggiornare il sistema dei giochi pubblici a distanza, aumentando il valore delle concessioni da assegnare portandole ai corretti livelli di mercato. Tutto il sistema viene, quindi, regolato con norme più moderne e rigorose». Il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha riferito che il decreto contiene «il canone di 7 milioni per i concessionari giochi a distanza, mentre sono state inserite disposizioni per le gare del Lotto con scadenza a novembre 2025, e del Gratta e vinci con scadenza a settembre 2028».


I tre canoni per contrastare la ludopatia

Il testo interviene sugli importi richiesti ai concessionari che per operare in Italia dovranno pagare tre canoni: uno una tantum che passa dai precedenti 250mila euro a 7 milioni di euro, un canone annuale del 3% dei ricavi netti di ogni concessionario (ovvero il doppio rispetto a prima), e una tassa annuale pari allo 0,2% dei ricavi netti per finanziare campagne informative e di comunicazione per il contrasto alla ludopatia. Infine, sempre nell’ottica al contrasto per la ludopatia viene confermata la «Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia», che dovrà monitorare gli effetti della attività di gioco sulla salute dei giocatori e proporre al governo interventi di contrasto allo sviluppo del gioco d’azzardo.


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