Hamas presenta una nuova bozza d’intesa per il cessate il fuoco a Gaza. Il gelo di Netanyahu: «Proposte irrealistiche»

Il documento dell’organizzazione terroristica consegnato a Israele tramite il Qatar: domani riunione del gabinetto di guerra per esaminarlo

Un nuovo spiraglio di speranza o l’ennesimo inconcludente rimpallo di responsabilità alle porte? Hamas ha fatto sapere questa sera di aver consegnato a Israele, per il tramite del Qatar, la sua ultima proposta per un’intesa che metta fine – più o meno temporaneamente – ai combattimenti nella Striscia. Una «visione comprensiva» della questione che, si è limitata a indicare l’organizzazione terroristica palestinese, sia in grado di mettere fine all’«aggressione» israeliana contro i palestinesi, garantire l’ingresso di aiuti umanitari e il ritorno dei cittadini di Gaza sfollati nelle proprie case e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia. Nel documento si citerebbe anche la richiesta avanzata per uno scambio tra ostaggi a Gaza e prigionieri palestinesi in Israele. Non si conoscono i dettagli della proposta. Israele ha confermato a stretto giro di averla ricevuta: l’avrebbe consegnata il primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani al capo del Mossad David Barnea. Il documento sarà oggetto di una riunione del gabinetto di guerra nella giornata di domani, venerdì 15 marzo, ma i primi riscontri non sembrano lasciare spazio a molte speranze. Le richieste di Hamas sono «irrealistiche», ha fatto notare seccamente l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, pur sottolineando come una risposta ufficiale alla «visione» di Hamas sarà data dopo le riunioni di domani del governo e del gabinetto di guerra.


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