Giulia De Lellis e la lezione alla Bocconi: «L’azienda? L’ho fondata con 500 mila euro: i miei risparmi»

L’influencer: con qualche post guadagno di più che con il lavoro di commessa

Giulia De Lellis è stata chiamata dalla Business school dell’università Bocconi. Una delle prime beauty influencer italiane ha 28 anni e il suo intervento è previsto la prossima settimana al Master in Fashion, experience & Design Management. «Parlerò semplicemente della mia azienda. È totalmente autofinanziata: che possa diventare caso di studio alla Sda Bocconi è un onore. Io, nata dal niente, sono riuscita a costruire qualcosa di mio». L’investimento è stato importante: «Audrer è nata a maggio dell’anno scorso con 500 mila euro: i miei risparmi», dice oggi al Corriere della Sera.


Mai scialacquato

I risparmi li ha messi da parte «un po’ alla volta, non ho mai scialacquato. Anche perché conosco il valore del denaro. La mia famiglia è “normale”, papà gestore di un deposito giudiziario e mamma casalinga, io ho fatto l’Istituto professionale di arte e moda (a proposito: sì, la laurea mi manca, ma sono giovane e so che riuscirò a prenderla), facevo la commessa in un negozio di abiti a Pomezia con 1.200 euro al mese di stipendio. Quando sono arrivati i primi contratti grazie ai social quasi mi vergognavo: con un pacchetto di post potevo andare oltre quanto guadagnavo stando in negozio un mese». All’epoca «la professione nemmeno aveva un nome. Le aziende hanno iniziato a contattarmi, a inviarmi prodotti per promuoverli. Il primo contratto l’ho firmato con un brand americano».


I guadagni

Oggi dà lavoro a «12 persone in tutto». Ma non è vero che guadagna 16 mila euro con un post. «Se, vabbé. Non ho mai venduto il singolo post, neanche agli inizi. Posso dire che rispetto agli esordi il valore che mi viene riconosciuto è decuplicato». Infine parla di Chiara Ferragni: «Se sei così in alto serve altrettanta attenzione per gestire la cosa. Chiara è una bravissima imprenditrice, un’ottima mamma: spero che tutto finisca per il meglio». Dice che va in ansia quando posta: «Ho fatto anche io errori e ho chiesto scusa. Dagli errori si impara. Però l’aggressività è aumentata tanto». Ma non ha mai pensato di mollare: «Amo questo lavoro, mi ha aiutato anche emotivamente: il sisma di Amatrice ha travolto la mia famiglia (una zia è morta, ndr ). È stato lacerante per tutti noi. Postare contenuti leggeri mi ha fatto andare avanti».

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