Droni di Porta a Porta sulla casa di Elkann, il Garante della Privacy apre un’istruttoria

La Rai dovrà fornire informazioni, documenti e osservazioni entro dieci giorni

Sulla vicenda dei droni di Porta a Porta che hanno sorvolato l’abitazione torinese di John Elkann per raccogliere immagini da mandare in onda durante la trasmissione, il Garante della Privacy ha aperto una istruttoria. Una «ingiustificabile intrusione nella vita privata del nostro assistito, per di più realizzata dalla tv di Stato» l’aveva definita il legale del presidente di Stellantis. Diffidando poi la redazione di Bruno Vespa «dal reiterare simili comportamenti, nonché dall’utilizzare in qualunque modo ogni immagine così ottenuta». Il Garante ha ora chiesta alla Rai l’invio, entro dieci giorni, di informazioni e di documenti, e di fornire osservazioni sulla presunta violazione della Privacy. L’azienda aveva già risposto alla nota degli avvocati di Elkann, sottolineando com il film-maker, «dotato di regolare licenza di volo», avesse interrotto le «riprese dopo l’invito della sicurezza di casa Elkann». In ogni caso, non avrebbe mandato in onda il girato. La squadra di Vespa ha quindi citato le indicazioni del Garante, sostenendo come sia «consentito l’uso di immagini riprese da droni a fini giornalistici anche senza il consenso degli interessati fatte salve ovvie cautele», ossia evitare di riprendere persone o elementi identificativi. Ma nella sua istruttoria, l’Autorità chiarisce che, «anche nell’esercizio della attività giornalistica, va tenuto conto delle disposizioni in materia di protezione dati personali», sottolineando che debbano sempre essere rispettati i «principi di liceità, correttezza e trasparenza nella raccolta di dati e vietano un uso non corretto di tecniche invasive».


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