La nuova vita di Barbara D’Urso lontana dalla televisione. Con una socia fa eventi rosa. Poi cura la fattoria e un mini-impero del mattone

La B&Fable organizza eventi, ma la conduttrice ha anche altre società, in cui coinvolge la famiglia

Il prossimo appuntamento è per sabato 23 marzo al The Dome di Milano per l’Open day wedding con la presentazione di abiti da sposa e di tutto quello che serve all’organizzazione di un matrimonio. Un evento della B&Fable srl di Pescara, che è la nuova impresa lanciata da Barbara d’Urso quasi in coincidenza con il suo abbandono della vita televisiva, messa alla porta da Mediaset. E che si occupa anche di eventi “rosa” in linea con quelli che tutti i pomeriggi riempivano l’agenda della D’Urso in televisione.


L’ultima idea: quella di organizzare eventi per i matrimoni

La B&Fable è una società che organizza eventi fondata da Maria Carmela D’Urso (nome all’anagrafe della conduttrice tv) e la pescarese Francesca Cardarelli che ne detiene il restante 50% del capitale sociale. Le strade delle due si sono incrociate durante le estati di qualche anno fa, quando la D’Urso fu ospite dello stabilimento balneare della Cardarelli, il Penelope a mare di Pescara e del suo ristorante Penelope. Così hanno deciso di fare qualcosa insieme, e la società fondata ha iniziato a muovere i primi passi nell’estate del 2023, puntando poi all’organizzazione di eventi natalizi e feste aziendali e private nel dicembre scorso. Qualche giorno fa le due si sono trovate di nuovo insieme durante un evento per il lancio di “Una favola di tavola”, programma televisivo che va in onda ogni mercoledì alle 21 su Foodnetwork Italia sul Canale 33 del digitale terrestre.


Con i due figli in altre società possedute da qualche anno

Essendo una start up la B&Fable non ha ancora presentato i suoi conti economici, ma vedere quanto la D’Urso sia coinvolta nell’avventura imprenditoriale, non sembra affatto un flop. Meno soddisfazioni invece sono arrivate negli ultimi anni dalla gestione delle altre due società che la D’Urso spa controlla associando nel capitale con quote di minoranza anche i figli Emanuele e Gianmarco, avuti dal produttore tv Marco Berardi. Un figlio ha seguito le orme del padre nella produzione televisiva, l’altro invece è un affermato chirurgo specializzato in trapianti di fegato. La prima srl costituita con loro è una società agricola che ha terreni coltivati a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, e la seconda è una società immobiliare.

La fattoria di famiglia lascia qualche delusione nei conti

La fattoria di famiglia si chiama BGE società agricola, che appunto non sembra brillare nei conti. In attesa di quelli 2023 che verranno approvati entro giugno, quelli dell’anno precedente hanno evidenziato un fatturato di circa 34 mila euro con una perdita addirittura superiore ai 47 mila euro. La D’Urso però ci crede e sa che in passato qualche euro in più è arrivato da lì. Tanto da avere fatto alla società per il suo sviluppo un prestito infruttifero da 742.207 euro. Gli immobili della fattoria però o sono intestati direttamente alla D’Urso (un villino con 10 vani), o, come è il caso di un magazzino da 70 metri quadrati, a un’altra società cui partecipano sempre i figli.

Il piccolo impero del mattone che va da Milano alla Sicilia

La società del mattone della D’Urso e dei figli si chiama BBD immobiliare srl, e possiede 8 fabbricati e oltre al magazzino e a un fabbricato a Montalto di Castro, ha appartamenti a Roma, nella zona di Cortina di Ampezzo, in via Frattina e in via San Nicola di Tolentino e a Milano, a Brera. Ha poi un contratto con Unicredit leasing per l’acquisto di un fabbricato un po’ più decentrato a Milano. Alla società la D’Urso ha concesso un finanziamento infruttifero da 2,6 milioni di euro. Il patrimonio è classificato a bilancio per 2,7 milioni di euro dopo avere ceduto immobili per 3,3 milioni di euro che fino al 2021 appartenevano alla società. Più cospicuo il patrimonio immobiliare direttamente intestato alla conduttrice tv. Fra fabbricati, box auto, cantine e terreni ce ne sono in tutto 22. A Milano (quasi tutti in Brera), a Roma (sempre zona Cortina di Ampezzo), a Montalto di Castro e a Noto, uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia.

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