Nuovi guai in casa Santanchè e Kunz D’Asburgo: sulla compravendita di villa Alberoni si indaga per riciclaggio

Il compagno della ministra, con la moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, aveva comprato e rivenduto il villino in Versilia con la plusvalenza di un milione di euro. La difesa di Laura La Russa: «Tutto fatto alla luce del sole»

Nuovi guai per il compagno del ministro del Turismo Daniela Santanchè, Dimitri Kunz D’Asburgo, che con Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato Ignazio La Russa hanno comprato una villa in Versilia di Francesco Alberoni, per 2,45 milioni, rivenduta a gennaio dell’anno scorso, in meno di un’ora dal rogito, all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni. Secondo quanto appreso da Ansa la Guardia di Finanza sta indagando per riciclaggio sui flussi di denaro e la destinazione della plusvalenza di un milione. Il caso è seguito dalla Procura di Milano. Si cerca di capire se parte della somma sia servita per coprire i debiti di Visibilia. In un’altra indagine appena chiusa Santanché deve rispondere, assieme a Kunz D’Asburgo e Paolo Concordia, consulente esterno di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, di truffa aggravata per irregolarità nella fruizione della cassa integrazione a zero ore sul Covid


La versione della moglie di Ignazio La Russa

«Non ho alcuna difficoltà a risponderle e a darle delle informazioni perché la mia partecipazione all’acquisto e rivendita della casa del compianto professor Alberoni è avvenuta tutta alla luce del sole e la plusvalenza a me riferibile – assai inferiore a quanto si legge, detratte tasse e spese per professionisti, notaio, manutenzione e miglioramento della villa da rivendere – è stata da me incassata ed è sempre rimasta nella mia disponibilità», afferma Laura La Russa, moglie di Ignazio La Russa raggiunta telefonicamente dall’ANSA. «Dall’inizio della trattativa per l’acquisto – ha aggiunto Laura La Russa – avvenuta su proposta dello stesso prof. Alberoni, al giorno del rogito, è trascorso un anno e non un giorno ed è passato quasi metà anno dal preliminare di vendita col contestuale versamento al prof. Alberoni di una parte cospicua del prezzo convenuto dallo stesso professore in base ad una perizia da lui fatta fare. Il prezzo è stato fissato dallo stesso professore in guisa tale da invogliare all’acquisto a patto di poter avere già al preliminare parte non marginale del prezzo che gli era necessario per liberare i numerosi coeredi comproprietari dell’immobile ereditato. L’avvocatessa del prof. Alberoni – ha concluso Laura La Russa – ha seguito tutta la vicenda a cui io ho partecipato per limitare il rischio di chi accettava di comprare da un venditore che non era ancora in grado al preliminare di disporre del bene in vendita».


(foto Daniela Santanchè e il compagno Dimitri Kunz al Twiga di Marina di Pietrasanta in una foto del luglio 2018. ANSA/RICCARDO DALLE LUCHE)

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