Canada, 400 artisti contro le nuove leggi anti-transgender: cosa sta succedendo

Da Neil Young ad Alanis Morissette, gli artisti hanno firmato la lettera redatta da Tegan e Sara, musiciste e attiviste per i diritti lgbtqa+, contro le politiche delle province canadesi

Alanis Morissette, Neil Young, Elvis Costello, Feist, Rufus Wainwright sono solo alcuni degli oltre 400 artisti ad aver firmato la lettera della Tegan and Sara Foundation contro la legislazione anti-transgender che preoccupa la comunità lgbtqa+ canadese negli ultimi tempi. «Le politiche anti-trans che stanno prendendo piede in Canada – si legge nella lettera – vanno oltre la discriminazione: presentano un chiaro rischio per il benessere mentale e fisico delle persone trans in tutto il Paese. Come artisti, conosciamo il pericolo di un ambiente sociale e politico che limita l’espressione, l’esplorazione, l’individualità e l’autodeterminazione. Vogliamo continuare a vivere in un mondo che celebra la bellezza della differenza, perché differenza e arte vanno di pari passo. Crediamo anche nel potere di usare la nostra voce per coloro che non vengono ascoltati». Il dibattito attorno a questa delicata tematica è in atto già da tempo, a preoccupare la comunità lgbtqa+ canadese sono gli intenti di una certa politica che piano piano si trasformano in realtà giudiziaria, sempre più stringente rispetto i propri diritti e le proprie libertà .


Un dibattito che si è riacceso dopo le dichiarazioni di Danielle Smith, premier di Alberta, una delle più importanti province del Canada, che ha annunciato un programma di sette punti riguardanti le politiche giovanili sul tema dell’identità di genere e della transessualità, specie in ambito sociale e sanitario. Vietati gli interventi chirurgici per il cambio di sesso per i ragazzi con età superiore ai 17 anni, vietate anche le terapie ormonali per i ragazzi fino ai 15 anni, per quelli di 16 e 17 anni sarà possibile solo con l’approvazione dei genitori, del medico e dello psicologo. Servirà il permesso dei genitori anche per quei ragazzi under 15 che vorranno chiedere alla propria scuola la modifica del nome o del pronome utilizzato, gli studenti di 16 e 17 anni non dovranno chiedere il permesso ma la scuola sarà obbligata ad avvisare i genitori. Queste misure, aggirando la Carta dei diritti e delle libertà canadese, così come hanno protestato le opposizioni, sono già legge nella provincia di Saskatchewan, mentre il New Brunswick ha esonerato i professori dall’obbligo di chiamare gli studenti transgender dai 15 anni in giù con nome e pronome scelto da loro. Duri i controlli anche per quanto riguarda le lezioni sull’identità di genere, l’intenzione è di inasprire la legge dell’Alberta (già in vigore) che dà la possibilità ai genitori di escludere dalla classe i propri figli mentre gli insegnanti affrontano il tema che, prima di rientrare in un programma scolastico, dovrà essere approvata dal Ministero dell’Istruzione. Ultimo punto: alle donne transgender sarà vietato competere nei campionati sportivi femminili. In questo senso la premier Smith ha affermato che il governo lavorerà con le leghe per creare divisioni miste o neutre rispetto al genere per lo sport. A tutto questo fermento politico, particolarmente divisivo in Canada in questo momento, il duo rock Tegan and Sara, particolarmente attivo su questo fronte, risponde in maniera chiara nella sua lettera: «Meritiamo tutti la libertà di essere noi stessi, di essere al sicuro e trattati con dignità».


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