Loredana Bertè a Belve, la lite con Renato Zero e le richieste hard del marito Bjorn Borg: «Preferiva la cocaina a me»

La cantautrice parla della fine del matrimonio con il tennista svedese e del più grande rimorso nel rapporto con la sorella Mia Martini

Sorrisi e lacrime nell’intervista a Belve di Francesca Fagnani a Loredana Berté, una delle anime rock più forti e importanti della canzone italiana, che alcune settimane fa ha avuto un malore e ha dovuto annullare alcune date del suo tour. La cantautrice di Bagnara Calabra, 73 anni, ha vissuto esperienze e attraversato momenti così intensi che gran parte della sua vita è raffigurabile come un complesso e intricato tracciato di montagne russe. Nel dialogo con la conduttrice nella prima puntata della nuova stagione del programma di Rai2, Bertè parla del suo travagliato rapporto con il suo (secondo) ex marito, il tennista svedese Bjorn Borg. Un matrimonio tra vip da copertina per le riviste patinate degli anni Ottanta e Novanta e dietro il quale si nascondeva una relazione molto burrascosa, conclusasi nel 1992 a tre anni dalle nozze. «Preferiva la cocaina a me e io questo non lo potevo accettare», ha detto a Fagnani, tornando sulla dipendenza dagli stupefacenti dell’atleta, re di Wimbledon e del Roland Garros negli anni Settanta. E racconta poi l’episodio che ha sancito la fine del loro legame, durante il quale entrambi, in momenti diversi, tentarono il suicidio. «Eravamo in Florida, tornata in albergo vedo che prende il telefono e chiama il room service. Chiede due bitch, very bitch», ricorda Bertè, «sono arrivate due, tutte vestite di pelle, con le fruste. Lui mi ha detto che dovevamo passare a un altro livello. Io ho chiesto: “Fare sesso con queste?” L’ho preso, l’ho gonfiato di botte e me ne sono andata». Nell’intervista, c’è anche spazio per un messaggio all’ex amico Renato Zero, con il quale i rapporti si sono chiusi da quasi 20 anni dopo un’amicizia trentennale, fin dagli esordi musicali di entrambi. «Mi manca molto», e aggiunge sulle possibilità di riavvicinamento: «Dipende molto da lui». Un passaggio poi anche sulla notte in cui sua sorella Mia Martini morì: «Il telefono ha squillato tutta la notte e io non ho mai risposto. me ne pento amaramente, perché non posso rimediare», ha detto con la voce rotta dal pianto, un episodio che le ha cambiato la vita «spezzandomi il cuore».


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