Landini: «Salvini non ha capito che scioperare è un diritto. L’11 aprile saremo in piazza per la salute e la sicurezza sul lavoro»

Il leader della Cgil a “Dimartedì”: «Chi lo fa rinuncia al suo stipendio, non lo fa gratis e non va in vacanza, lo fa perché pensa al bene di questo Paese»

«Lo sciopero è un diritto e la cosa che non ha capito Salvini è che quando uno sciopera rinuncia al suo stipendio, non lo fa gratis e non va in vacanza, lo fa perché pensa al bene di questo Paese». Queste le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da Giovanni Floris a “diMartedì” su La7, in onda stasera. L’11 aprile Cgil e Uil, sottolinea, scenderanno in piazza «sulle questioni della salute e sicurezza, sulla riforma fiscale, perché ci siamo stancati di essere gli unici a pagare le tasse, e per aumentare i salari». Sul fisco Landini rimarca che «a parità di reddito si devono pagare le stesse tasse, in un Paese che vede aumentare i profitti e calare i salari e le pensioni e in cui la povertà continua ad aumentare. Il 90% dell’Irpef viene pagata da lavoratori dipendenti e pensionati, che quindi pagano le tasse anche per chi non le paga tutte e usufruisce di condoni e sanatorie». Sull’occupazione, il leader della Cgil afferma che bisogna «creare lavoro stabile. Il male assoluto è il livello di precarietà assurdo che si è determinato, che porta ad aumentare anche il numero degli infortuni e dei morti sul lavoro».


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