Affare Osimhen, Aurelio De Laurentiis interrogato a Roma nell’indagine per falso in bilancio

Il patron del Napoli è stato rinviato a giudizio a gennaio: secondo gli inquirenti, avrebbe gonfiato il valore di alcuni calciatori nello scambio per l’acquisto del nigeriano al Napoli

È durato più di un’ora il colloquio di Aurelio De Laurentiis a Roma con i magistrati che a gennaio hanno chiuso le indagini nell’inchiesta sull’acquisto di Viktor Osimhen dal Lille al Napoli nell’estate del 2020. Il patron della squadra partenopea è entrato in Procura poco prima di mezzogiorno per essere interrogato dai pm che indagano con l’ipotesi di falso in bilancio e plusvalenze fittizie. Secondo l’accusa, la compravendita dell’attaccante nigeriano dal club francese per 71 milioni di euro è stata resa possibile attraverso plusvalenze fittizie nella valutazioni di tre giovani passati al Lille. Ciro Palmieri, Claudio Manzi, Luigi Liguori, rientrarono nello scambio e abbassarono di 15 milioni il costo del cartellino dell’attaccante. Per questa vicenda, nel gennaio scorso, i pm di piazzale Clodio hanno sollecitato per il patron del Napoli e altri indagati la richiesta di rinvio a giudizio. De Laurentiis è stato ascoltato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Lorenzo Del Giudice, titolari del fascicolo. Erano presenti anche i difensori Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada che nei prossimi giorni metteranno a disposizione dei magistrati una memoria difensiva. Per la giustizia sportiva, che già si è occupata della vicenda, non ci furono irregolarità.


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