Le forze ucraine distruggono un oleodotto ad Azov. Massiccio attacco russo nella notte, danni a Kharkiv

E nel dibattito internazionale ci si chiede quali saranno le prossime mosse degli USA sul versante degli aiuti militari tanto richiesti da Zelensky

Nella notte è stata colpita in modo massiccio l’Ucraina, in particolar modo a Kharkiv e Zaporizhzhia. Di rimando le forze di Kiev hanno attaccato un oleodotto nella regione di Azov. Nel mentre sul piano del dibattito internazionale si aspettano le prossime mosse degli USA sul versante degli aiuti militari tanto richiesti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto ricostruisce il Corriere della Sera si tratterebbe di 60 miliardi di dollari: circa 50 miliardi serviranno per procurare armi e mezzi militari. Senza le nuove forniture Kiev entrerebbe in netta difficoltà. A metà marzo il leader dei senatori democratici, Chuck Schumer, uscendo da un incontro con il presidente americano Joe Biden, dichiarò il pericolo del crollo ucraino entro due mesi. Ma per ora la «profezia di Schumer» non viene rilanciata.


Gli attacchi russi nella notte, colpita Kharkiv

Nella notte le forze russe hanno lanciato un altro massiccio attacco contro l’Ucraina. Per la precisione sei missili di vario tipo e 32 droni kamikaze. Questi i dati diffusi su Telegram dall’Aeronautica militare di Kiev, sottolineando che le difese aeree del Paese hanno abbattuto tre missili e 28 droni. A Kharkiv gli attacchi hanno fatto ingenti danni. «Danneggiati gli edifici residenziali e le infrastrutture civili. Purtroppo sono morte 6 persone. Sincere condoglianze alle famiglie e agli amici. Più di 10 persone sono rimaste ferite. Tutti i servizi sul posto funzionano, tutte le persone coinvolte vengono assistite – ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky -. Dobbiamo rendere questo terrore impossibile. È imperativo rafforzare la difesa aerea per l’oblast di Kharkiv. E i partner possono aiutarci in questo».


Il raid a Zaporizhzhia

Stanotte le forze russe hanno inoltre nuovamente preso di mira Zaporizhzhia, ferendo due persone. Ieri un attacco nella stessa zona ha provocato almeno quattro morti e più di 20 feriti. Secondo quanto riporta Ukrinform nel raid, lanciato con missili e droni, sono state colpite infrastrutture industriali. E i feriti sono la giornalista di Ukrinform, Olha Zvonariova, e la giornalista di TSN, Kira Oves.

Colpito dagli ucraini un oleodotto ad Azov

La notte scorsa le forze armate ucraine hanno colpito un oleodotto ad Azov, nella regione russa di Rostov. A riferirlo fonti del ministero della Difesa Ucraina, citato dai media nazionali. La struttura serve le petroliere del distretto portuale del Mare d’Azov. «L’impianto è stato utilizzato dallo Stato aggressore per scopi militari, per sostenere lo svolgimento della guerra contro l’Ucraina», ha sottolineato l’intelligence nelle dichiarazioni rese all’agenzia Unian. Il capo del servizio di sicurezza ucraino, Vasyl Malyuk, ha precisato che i raid dei droni ucraini contro le raffinerie russe hanno ridotto la produzione nella Federazione Russa del 12 per cento.