Elezioni a Bari, tra i nomi per rompere lo stallo spunta la coppia di super magistrati baresi: la suggestione Curzio o Tosto per il post Decaro

I pontieri, al lavoro per ricucire lo strappo tra Pd e M5s, starebbero puntando a candidature dal mondo della magistratura o degli enti di garanzia: serve dare un segnale di reazione alle inchieste giudiziarie

Sono imminenti le elezioni regionali in Basilicata. Eppure l’attenzione della politica nazionale, e quindi dei media, continua a concentrarsi sulla limitrofa Puglia. Con il volano delle inchieste giudiziarie che hanno lambito prima l’amministrazione di Bari, poi il consiglio regionale, il centrodestra ha imbracciato le armi della propaganda per cercare di strappare al centrosinistra il governo di capoluogo e regione, che qui non perde le elezioni da ormai due decenni. Per le elezioni regionali bisognerà attendere ancora un anno, mentre il successore di Antonio Decaro si deciderà i prossimi 8 e 9 giugno.


Le primarie saltate

Era tutto pronto per svolgere le primarie, quando Giuseppe Conte ha deciso di ritirare il Movimento 5 stelle dalla competizione. Troppi provvedimenti giudiziari hanno colpito l’area del Partito democratico, «non ci sono più le condizioni», ha sentenziato. È così, a meno di due mesi dal voto, resiste lo stallo su chi sarà il candidato del centrosinistra per il Comune. Vito Leccese, sostenuto dal Nazareno, e Michele Laforgia, sponsorizzato dai grillini, non si sono ancora ritirati definitivamente dalla corsa. Ma i pontieri dell’area del centrosinistra sono alla ricerca di un nome terzo attorno a cui la coalizione possa ricompattarsi. Le generalità dei possibili sostituti da candidare sono rimbalzate nelle chat di esponenti locali del centrosinistra. Qualche nome è emerso ed è diventato di dominio pubblico, come quello dello scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio.


I nomi

Altri, come quello dell’ex prefetto di Bari, Antonella Bellomo, sono stati sondati con più riservatezza. A Open raccontano che su di lei abbia messo gli occhi Michele Emiliano a fine 2023, quando si pensava che il centrodestra potesse schierarla proprio alle Comunali di Bari. «Per bravura, certo, ma anche per sottrarla ai rivali del centrodestra», dicono membri del Pd pugliese, «Emiliano le ha dato un ruolo in Regione, nominandola nuova coordinatrice del Nucleo ispettivo regionale sanitario». Succedeva a inizio marzo. Tuttavia, l’ambizione più grande del centrosinistra in Puglia, sembrerebbe quella di non puntare su un nome. Ma su due, marito e moglie. Si tratterebbe della coppia Pietro Curzio e Annamaria Tosto, due tra i più illustri magistrati formatisi all’Università Aldo Moro di Bari.

Chi sono

Curzio è stato presidente della Corte di cassazione dal 2020 al 2023, Tosto procuratrice generale della Corte di appello di Bari dal 2015 al 2022. Secondo le indiscrezioni di politici locali, sarebbero i profili perfetti per le caratteristiche bramate dai dirigenti del centrosinistra per il candidato al Comune: con la raffica di inchieste giudiziarie, la ricerca si è indirizzata verso magistrati o appartenenti a enti di garanzia. Serve dare un segnale. Si sondano entrambi i nomi, privilegiando a quanto pare quello di Tosto. La magistrata in quiescenza, a inizio 2023, è stata nominata presidente del Cda di Apulia Film Commission. Un ruolo che, nel caso di candidatura e successiva elezione, dovrebbe abbandonare. Non costituisce un problema.

I dubbi

Un dubbio che resta aperto dopo la recente riforma Cartabia, invece, è quello sull’ineleggibilità dei magistrati che prestano, o hanno prestato servizio nei tre anni precedenti, sul territorio per i quali intendono candidarsi. Vale per le elezioni europee, nazionali, regionali, ma anche per le cariche comunali. La legge, tuttavia, non esplicita la casistica della quiescenza. Se la scelta ricadrà su Tosto, a prescindere da come andranno le elezioni, il suo caso farà giurisprudenza.

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