Max Pezzali porta tutti in gita tra le discoteche abbandonate – Il video

Il tour con i fan immortalato sui social. E sull’autobus si canta “Una canzone d’amore”

Max Pezzali ha portato i fan e la stampa in gita a visitare le discoteche abbandonate della sua zona, con un tour da Milano a Pavia. I momenti sono condivisi sui social, per il lancio, il 15 aprile, di un nuovo inedito su Youtube e radio. Anche se siamo fuori sede ricordatevi che è attività didattica, se vi comportate male parte il 7 in condotta”, ha scherzato il cantante. Il tour, spiega Ansa, rievoca i bei tempi passati con un brano, scritto con Jacopo Ettorre e Michele Canova, che ne ha curato anche la produzione, nato grazie al libro “Disco Mute”, dove si ricordano i locali che hanno segnato un’epoca, oggi in rovina. Luoghi che riprendono vita nel video, dedicato a Claudio Coccoluto e accompagnato dalle testimonianze di tanti DJ. «Vedere quei luoghi straordinari, epici, oggi vuoti e vandalizzati – racconta Pezzali parlando al microfono in pullman – mi ha fatto pensare a quanto i luoghi spogliati dalle persone perdano il loro fascino, che rimane solo nella memoria, sembravano foto di una civiltà decaduta tipo Atlantide». «A Pavia c’erano 2 discoteche e 106 farmacie, ora sono rimaste solo le 106 farmacie». Cita “Con un deca“, degli 883, del 1992, mentre fa strada per le vie del centro di Pavia, in direzione del “Docking“, a due passi dal Ponte coperto, e il “Celebrità“, oggi diventato un garage (locale che ricorda la canzone “La regina del Celebrità” ndr).


«Le discoteche si pensava fossero la causa di ogni degrado, le hanno chiuse ma il degrado è rimasto»

«Sette volte su 10 non riuscivo ad entrare perché ho sempre avuto un problema col dress code ma – racconta l’oggi 56enne Max davanti all’entrata del Docking – sentivo di far parte di qualcosa di più grande di me. Qui abbiamo scoperto la musica e l’altrove, per la mia generazione tutto è accaduto lì. Poi a un certo punto hanno chiuso perché la gente non sopportava più il rumore, si pensava che le discoteche fossero la causa di ogni degrado, le hanno chiuse ma il degrado è rimasto, sono state il capro espiatorio, ma evidentemente il punto non era lì». Anzi, secondo Pezzali, «le discoteche hanno avuto meriti culturali pazzeschi, io ero il più provinciale dei provinciali e in questi 2 luoghi ho sentito canzoni che mi hanno formato, qui ho visto per la prima volta la diversità». “Discoteche abbandonate” diventerà anche un comic book, ideato da lui e sceneggiato da Roberto Recchioni, in uscita a maggio. L’inedito entrerà anche nella scaletta del tour negli stadi, in partenza il 9 giugno dal Nereo Rocco di Trieste. Nel suo lungo tour Pezzali ha detto che il co-fondatore Mauro Repetto, a teatro con lo spettacolo “Alla ricerca dell’uomo ragno“, «sta raccontando la sua versione, è giusto». E che i Pinguini tattici nuclearisono i veri eredi degli 883, perché riescono a «raccontare la quotidianità con un linguaggio semplice».


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