Parigi 2024, solo 100 giorni ai Giochi. La speranza di una «tregua olimpica» e i rischi per la sicurezza: Macron svela il piano B

Il presidente francese ha parlato della 33esima edizione delle Olimpiadi che avrà inizio il prossimo 26 luglio

Emmanuel Macron, a 100 giorni dall’inizio dei XXXIII Giochi olimpici che si svolgeranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto, ha svelato alcuni dettagli importanti sull’organizzazione dell’evento. E sui suoi auspici per quello che questa edizione può rappresentare e ottenere, a 100 anni dall’ultima volta che la capitale francese ha ospitato una Olimpiade. A cominciare da un effetto di solidarietà tra Paesi. A ridosso dell’inizio dei Giochi, il presidente francese ha annunciato che si terrà un vertice internazionale con il comitato olimpico, che riguarderà «lo sport e l’alimentazione, l’educazione, tutti gli obiettivi delle Nazioni unite che consentano di dare più futuro ai nostri giovani». Ma la Russia non sarà invitata, in quanto paese aggressore nella guerra in Ucraina, né parteciperà alle competizioni. I suoi atleti, se vogliono prender parte alle discipline, devono farlo sotto bandiera neutrale. Punto sul quale è stato incalzato dai giornalisti di Rmc Sport e Bfm.tv che lo intervistavano e che gli hanno chiesto della presenza di Israele. «Non si può dire che Israele è aggressore», ha replicato, «è stato vittima di un attacco terroristico e sta reagendo». Sempre sul fronte internazionale, Macron auspica una «tregua olimpica», sulla quale lavorerà coinvolgendo il presidente cinese Xi Jinping. «Gli ho chiesto di aiutarmi, tra qualche settimana», ha aggiunto. Secondo fonti diplomatiche, il leader cinese è atteso in Francia all’inizio di maggio e parte dell’incontro tra i due leader verterà quindi anche su questo.


Rischio attentanti: il piano B

«C’è un piano B e anche dei piani C, nel caso di preoccupazioni per il suo svolgimento sul piano della sicurezza»: Macron assicura che la Francia è pronta ad accogliere le Olimpiadi, gli spettatori, le delegazioni e gli atleti, forte del suo imponente piano di sicurezza. Il quale conta 45mila addetti, 30mila poliziotti e gendarmi in tutto il Paese, 18mila soldati e circa 20mila agenti di sicurezza privati. Ai quali si aggiunge il lavoro di intelligence, che ha estromesso oltre 800 risorse, inizialmente reclutati nell’apparato di sicurezza e successivamente considerati pericolosi o non idonei. Ma il presidente ha anche svelato alcuni dettagli sul piano B rispetto alla cerimonia di apertura dei Giochi prevista con una sfilata di imbarcazioni sulla Senna, nel caso in cui dovessero esserci eccessivi rischi per la sicurezza. Per mesi, anche dopo il furto di una valigetta contenente informazioni riservate sull’organizzazione e sui piani della sicurezza dell’Olimpiade, le autorità avevano negato soluzioni alternative alla cerimonia prevista e annunciata. «I piani B e piani C li prepariamo in parallelo e faremo un’analisi in tempo reale dei rischi», ha dichiarato in diretta Macron. Le alternative alla Senna sono restringere la celebrazione all’area del «Trocadero o riportare tutta la cerimonia all’interno dello Stade de France».


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