Bologna, devastato l’IIS Belluzzi-Fioravanti durante l’occupazione. Valditara: «Teppisti, serve un intervento risoluto» – Il video

Sui social sono circolate le immagini delle aule al buio invase dal fumo: la polizia, intervenuta in mattinata, ha registrato anche il furto dei pc in dotazione all’istituto

Un «atto teppistico» per cui si auspica un intervento «deciso e risoluto». Così il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara è intervenuto sulla devastazione dell’IIS Belluzzi Fioravanti di Bologna durante l’occupazione, nel quale su richiesta della dirigenza lunedì 22 aprile, in mattinata, sono entrati gli agenti di polizia per verificare i danni. Dopo un primo sopralluogo, oltre ai danni materiali all’edificio e alle aule sarebbero stati sottratti anche alcuni computer in dotazione all’istituto. Sui social sono circolati alcuni video girati dai ragazzi in cui si vedono i locali interni della scuola al buio, invasi dal fumo e dalla schiuma degli estintori, con gli studenti che si coprono bocca e naso. Alcuni di loro sembrano sgomenti e consigliano di nascondere gli estintori, come a volerli sottrarre alla disponibilità dei più malintenzionati, mentre in sottofondo continua ininterrotto il suono della sirena anti-incendio. Gli investigatori dovranno accertare se all’interno dell’istituto di istruzione superiore si sono introdotte persone esterne, non iscritte ai corsi. «Esiste anche una esigua minoranza che confonde il dibattito politico e l’espressione delle proprie idee con atti teppistici di devastazione delle scuole», ha scritto in una nota il ministro, «me ne rammarico profondamente anche perché, dopo gli incresciosi fatti di Milano a febbraio scorso, e dopo il mio intervento molto franco, non si erano più verificati episodi di devastazione delle scuole occupate». Valditara ricorda quanto accaduto al Virgilio quando furono valutati 70mila euro di danni alla scuola durante una occupazione. «Atti come quello di Bologna non solo ripropongono la distruzione di un bene pubblico come una scuola», prosegue il ministro, «ma per di più lo fanno in un momento, quello della fine dell’anno scolastico e del conto alla rovescia per la maturità, in cui il diritto allo studio e a poter frequentare proficuamente la scuola è più che mai da salvaguardare». E conclude: «Per tutte queste ragioni auspico un intervento deciso e risoluto da parte delle autorità preposte».


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