Elezioni regionali Basilicata, riconfermato il presidente Bardi: «Una vittoria chiara della nostra coalizione»

A 451 sezioni scrutinate su 682 il presidente uscente e candidato del centrodestra si attesta al 56,05% delle preferenze. Cala l’affluenza: 49,80%, rispetto al 53,52% del 2019

Poco meno di 568.000 lucani chiamati al voto per eleggere il presidente della Basilicata. Niente ballottaggio: il candidato che prende un voto più degli altri vince e ottiene la maggioranza nel Consiglio regionale, anche se non ha raggiunto la soglia del 50%. A scrutinio ancora in corso, diversi esponenti del centrodestra si sbilanciano e chiamano la vittoria del presidente uscente Vito Bardi, sostenuto dai partiti che compongono la maggioranza di governo più Azione e Italia Viva. Distante l’altro candidato, Piero Marrese, che conta sull’appoggio di Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra e altre due liste. Percentuali ininfluenti per il terzo candidato Eustachio Follia, leader locale del movimento politico europeo Volt. Per gli elettori non c’è stata possibilità di esprimere un voto disgiunto, elemento chiave per la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna. A 451 sezioni scrutinate su 682 il presidente uscente e candidato del centrodestra si attesta al 56,05% delle preferenze su quello del centrosinistra Piero Marrese, fermo al 42,73%. Il candidato di Volt, Eustachio Follia, è al 1,22%. Fratelli d’Italia risulta il primo partito con il 16,47% dei voti, seguito dal Pd al 14,8%, nel centrodestra risultato a doppia cifra per Forza Italia al 12,5%, la Lega è al 7,78%, appena sopra Azione che appoggiando Bardi è al 7,73%. Il M5S si ferma al 7,52%.


Il centrodestra chiama la vittoria

«In attesa di un dato più vicino a quello definitivo, si delinea a ogni modo una vittoria chiara della nostra coalizione. Voglio ringraziare i lucani per la fiducia che mi hanno accordato, per la seconda volta. È una grande responsabilità che sento verso tutti loro, anche verso i lucani che non mi hanno votato o che non si sono recati alle urne. Continuerò ad essere il presidente di tutti. Dedico pertanto a tutti i lucani questa vittoria». È la nota con la quale Bardi ha, di fatto, ha rotto il silenzio: è lui il vincitore della tornata. Anche Antonio Tajani si sbilancia: «Ha vinto Vito Bardi. Ha vinto il candidato di Forza Italia. Ha vinto il centrodestra unito. Hanno vinto i lucani che hanno scelto di sostenere il nostro buon governo per altri cinque anni. Congratulazioni al presidente Bardi e a tutti gli eletti in Consiglio regionale».


Bardi in netto vantaggio con oltre il 10% delle sezioni scrutinate

Alle 19.10, le sezioni scrutinate sono 81 su 682. Non troppe, ma l’andamento pare abbastanza chiaro e conferma l’istant poll di Telenorba. Bardi, al momento della fotografia, ha ottenuto 11.917 voti, per una percentuale di consenso pari al 57,28%. Il nome di Marrese, invece, è comparso su 8.616 schede, per una percentuale pari al 41,41%. Il terzo candidato, Follia, si è fermato a 272 voti, l’1,31% delle preferenze. Primo posto nella coalizione di centrodestra, con il 14,69%, Fratelli d’Italia. Secondo partito Forza Italia, al 12,16% e Azione, terzo partito della coalizione con il 9,74%. Indietreggiano la Lega, al 7,81%, mentre i renziani di Orgoglio lucano si attestano al 6,63%. Nel centrosinistra, il Partito democratico è prima forza della coalizione, con il 13,25%. Casa comune di Chiorazzo, possibile candidato a governatore sul quale è piovuto il veto dei 5 stelle, è la seconda lista della coalizione: 9,47% dei consensi. I grillini sono molto vicini, al 9,06%. Alleanza verdi sinistra è al 5,90%.

Cala l’affluenza: -3,72% rispetto al 2019

Nonostante quest’anno le urne siano rimaste aperte per due giorni, domenica 21 e lunedì 22 aprile, l’affluenza è calata rispetto alle regionali del 2019, quando si votò in una sola giornata. Stando ai dati di Eligendo, l’affluenza si è attestata al 49,80%, in contrazione rispetto al 53,52% del 2019. Più reattiva alla chiamata ai seggi la provincia di Matera, dove il 54,08% degli aventi diritto ha espresso il proprio voto. Nella provincia di Potenza, ha votato il 47,92% della popolazione. È decisamente più alta l’affluenza nelle due città capoluogo: a Potenza ha raggiunto il 63,28%, a Matera il 54,08%. Una curiosità riguardo la demografia lucana: la Basilicata è terra di emigrazione, al punto che, a fronte di 537.577 residenti, gli aventi diritto di voto risultano essere 567.939. Questa differenza è dovuta al numero cospicuo di lucani iscritti all’Aire, il registro degli italiani residenti all’estero e che conservano i diritti elettorali.

I primi istant poll delle 15

Dai primi istant poll, diffusi subito dopo la chiusura dei seggi delle 15, Bardi appare in netto vantaggio: le sue (ipotetiche) percentuali volano oltre il 50%, tra il 53% e il 57%. Staccato Marrese, tra il 41% e il 45%. Fuori dai giochi Follia, in un intervallo tra l’1% e il 3%. La lista più suffragata, secondo la rilevazione fatta da Yoodata per Telenorba, è quella di Fratelli d’Italia, con una forbice compresa tra il 23% e il 27%. Segue il Pd, con un risultato che oscilla tra il 15% e il 19%. Il M5s è appaiato ai Dem, tra il 14% e il 18%. Quarto partito Forza Italia, che si muove in un range tra il 12% e il 16%. Molto distanziata la Lega di Matteo Salvini, data tra il 4% e l’8%.

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