Il decreto Pnrr diventa legge, via libera dal Senato ai «Pro-vita» nei consultori

Tra mille polemiche e una maggioranza sempre più lontana dall’opposizione, è passato con 95 sì, 68 no e un astenuto il decreto che contiene misure aggiuntive per l’applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

È passato al Senato con 95 sì, 68 no e un astenuto, il decreto che contiene misure aggiuntive per l’applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il provvedimento, che aveva già ricevuto l’ok dalla Camera il 18 aprile, diventa così legge. Ciò significa che è arrivato il via libera definitivo alla norma che dà la possibilità alle Regioni di «avvalersi anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità» all’interno dei consultori. Tradotto: i “pro-life” potranno accedere nelle strutture dove si fa il maggior numero di certificazioni per l’aborto. Per le senatrici Valeria Valente (Pd) e Alessandra Maiorino (M5S), presenti oggi in Aula, si tratta di «un attacco bello e buono alla legge e di una mano tesa agli antiabortisti». E questo, ha incalzato Tino Magni di Avs, «nella convinzione patriarcale che le donne non siano capaci di scegliere liberamente, che non siano capaci di autodeterminarsi». Nei giorni scorsi era arrivata la bocciature da parte dell’Ue della misura proposta dal governo italiano sull’aborto «non hanno alcun legame con il Pnrr», aveva precisato una portavoce della Commissione europea. Il provvedimento, varato il 26 febbraio dal cdm, è composto 46 articoli, che riguardano la giustizia, le infrastrutture, sanità e lo sport. L’obiettivo è quello di imprimere un’accelerazione e una maggior centralizzazione sull’attuazione delle opere, stanziando 25 miliardi di euro di risorse aggiuntive per completare il Piano.


Le principali novità

Tra le misure principali: cambia la patente a punti per i cantieri. Resta confermata la dotazione iniziale di 30 punti e la soglia di 15 per lavorare nei cantieri, ma si demandano ad un successivo decreto ministeriale la possibilità di crediti aggiuntivi e le modalità di recupero di quelli decurtati. Sempre con decreto le norme potranno essere estese oltre l’edilizia. Arriva poi l’autocertificazione dei requisiti e cambiano le sanzioni (il 10% del valore dei lavori, ma non meno di 6mila euro). Decurtazioni più soft per gli infortuni che comportano inabilità. Arriva anche un limite ai poteri di Poste nell’ingresso in PagoPa. Per le guide turistiche viene, inoltre, eliminato l’obbligo di copertura assicurativa e per l’esame di abilitazione basterà il diploma e la conoscenza di almeno una lingua straniera.


Sanità e università

Per risolvere il problema delle lunghe liste di attesa e l’uso dei medici gettonisti vengono facilitate le assunzioni degli specializzandi: viene superato il limite pari al 50% della spesa sostenuta nel 2009, per assumere medici e professionisti sanitari e sociosanitari con contratti a tempo; viene poi abolito il tetto di 18 mesi per i contratti di assunzione degli specializzandi in un’azienda sanitaria fuori dalla rete della scuola di specializzazione. Arriva anche un commissario ad hoc per centrare l’obiettivo del Pnrr di realizzare 60mila posti letto per gli studenti universitari. Previsti altri due commissari straordinari anche per recuperare i beni confiscati alle mafie e per combattere lo sfruttamento in agricoltura.

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