Javier Milei accusa Pedro Sanchez di portare «povertà e morte» e di «mettere in pericolo le donne spagnole». Cosa c’è dietro lo scontro

Scontro al veleno tra i governi di Madrid e Buenos Aires: dalle accuse su sostanze stupefacenti a quelle sulle ricette socialiste

Spagna e Argentina sono sull’orlo della crisi diplomatica dopo uno scambio di accuse al veleno. Tutto è cominciato, a quanto sembra, con un’affermazione del ministro dei trasporti spagnolo, Óscar Puente. Secondo l’esponente del governo Sanchez, Javier Milei avrebbe assunto non meglio specificate «sostanze» durante la campagna elettorale che l’ha condotto alla presidenza dell’Argentina. Oggi, sabato 4 maggio, per tutta risposta, dalla Casa Rosada è arrivato un comunicato durissimo nei confronti di Pedro Sanchez. Il primo ministro spagnolo è accusato di causare con le sue politiche «povertà e morte alla classe media spagnola». Non solo, secondo la nota ufficiale dell’ufficio di Milei, Sanchez attenterebbe all’unità della Spagna, scendendo a patti con gli indipendentisti catalani, nonché alla sicurezza donne iberiche, «permettendo l’immigrazione illegale di coloro che attentato alla loro incolumità». Accuse inaudite da un governo di un Paese teoricamente amico In risposta. E così la Spagna ha denunciato con forza le dichiarazioni della presidenza argentina: «Il governo spagnolo respinge categoricamente queste parole infondate, che non riflettono le relazioni tra i due paesi e i loro popoli fratelli», ha replicato il ministero degli Esteri di Madrid. Milei, d’altra parte, è atteso in Spagna tra due settimane, tra il 18 e il 19 maggio, per partecipare a un evento organizzato dal partito di estrema destra spagnola Vox che a Sanchez fa un’opposizione feroce.


Il comunicato di Milei

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