Tajani sgrida i turisti bloccati a Socotra: «Scelta imprudente». La tour leader sbotta dallo Yemen: «Ma quale guerra civile, solo una perturbazione»

Il gruppo di turisti italiani dovrebbe rientrare con un volo domenica. Ma il ministro degli Esteri e la travel blogger Giulia Premi danno ricostruzioni opposte

Dovrebbe partire domani, domenica 4 maggio, il volo che riporterà in Italia i turisti italiani rimasti bloccati sull’isola di Socotra, in Yemen, a seguito della cancellazione del loro aereo. Lo ha confermato nel pomeriggio il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Sono fiducioso. Adesso aspettiamo, ma spero che domani mattina parta l’aereo che li riporti a casa», ha detto il leader di Forza Italia parlando coi cronisti a Vicenza. Tajani però non ha potuto evitare di dare una strigliata virtuale al gruppo avventuratosi in quella destinazione a rischio. «Questi nostri connazionali hanno imprudentemente scelto, anche contro le indicazioni del ministero degli Esteri, di andare a fare le vacanze in quel Paese. A tutti i nostri connazionali ribadisco l’invito di leggere quelle c’è scritto sul sito del ministero degli Esteri dove ci sono tutte le indicazioni dei vari Paesi del mondo». A difendere la scelta del gruppo di una quindicina di turisti italiani rimasti bloccati è però una delle tour leader del viaggio. In una serie di stories pubblicate su Instagram, Giulia Premi, travel blogger e collaboratrice di due agenzie viaggi, fornisce un’altra ricostruzione di quanto capitato a lei e aisuoi compagni di viaggio. «Mi state mandando articoli imbarazzanti in cui si dice che siamo “prigionieri” a Socotra a causa della guerra civile yemenita. A Socotra non c’è guerra», s’infuria Premi. Che nega qualsiasi collegamento tra la vicenda del loro volo e l’instabilità politica nel Paese mediorientale. «I nostri voli sono cancellati a causa della perturbazione presente sulla tratta Socotra-⁠Abu Dhabi. Ci sono decine di articoli che spiegano che sia a Dubai che ad Abu Dhabi hanno voluto cancellare/posticipare tantissimi voli per colpa del maltempo negli ultimi giorni». E al contrario di quanto raccontato da un’infermiera del gruppo nelle scorse ore, non ci sarebbe nessun tipo di preoccupazione o rischio: «Noi siamo in hotel, serviti e riveriti, non ci manca nulla. Stiamo semplicemente aspettando che venga confermata una nuova data per il nostro volo». Cosa che ora sembra essere accaduta. «Un volo cancellato per maltempo può succedere dappertutto, ma ovviamente i titoloni con Yemen e guerra civile (ripeto, mai avvenuta qui) facevano troppa gola a chi dovrebbe informare. Noi stiamo bene!», assicura Premi.


Foto di copertina: Ansa / Instagram


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