Macron e Scholz flop alle Europee, la Russia rigira il dito nella piaga: «Hanno fallito, si dimettano»

Medvedev e Volodin affondano all’indomani delle Europee: «Ecco cosa accade a occuparsi di Ucraina anziché delle necessità dei propri cittadini»

I leader dei due principali Paesi europei – Francia e Germania – sono i due grandi sconfitti di queste elezioni europee. E alla Russia, che ha tentato in vari modi di interferire anche in questa tornata elettorale occidentale, non può sfuggire l’occasione per rigirare il dito nelle piaghe interne di Emmanuel Macron e Olaf Scholz, sempre più in prima linea nelle ultime settimane nel sostegno all’Ucraina. «La vergogna dell’Europa Macron e Scholz hanno perso miseramente», affonda il colpo in mattinata il presidente della Duma Vyacheslav Volodin, secondo cui in Francia s’è assistito al «collasso della politica di Macron», mentre in Germania «per il partito di Scholz i risultati sono stati i peggiori della storia». Il presidente del Parlamento russo elabora la sua analisi politica su Telegram: «I risultati in Francia e Germania sono prevedibili. L’economia è stagnante, c’è una crisi migratoria e i Paesi, contrariamente ai loro interessi nazionali, sono coinvolti nella guerra in Ucraina». Conclusione maligna: «è giusto che si dimettano e smettano di prendere in giro i loro cittadini». A Volodin fa eco poco più tardi l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, da tempo riciclatosi nella nuova veste di oltranzista putiniano. Per il vicesegretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, Macron e Scholz hanno pagato nelle urne la loro «inetta politica di sostenere le autorità neo-naziste dell’Ucraina a spese dei loro cittadini» oltre che «le loro idiote politiche economiche e migratorie». Anche per Medvedev la conclusione è una sola: «Vedrete cos’altro succederà! Ritiratevi, di voi nella storia non resterà che un cumulo di ceneri».


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