I tre fratellini rinchiusi per 3 anni dai genitori, la «casa degli orrori» in Spagna: perché erano costretti a vivere con le mascherine


Un uomo e una donna sono stati arrestati a Oviedo, nella regione spagnola delle Asturie, con l’accusa di aver tenuto i propri tre figli minori reclusi all’interno della loro abitazione per tre anni e mezzo, circondati dalla spazzatura e senza aver mai visto nè un medico nè ovviamente la scuola. I media spagnoli hanno ribattezzato l’abitazione come la «casa degli orrori». Il giudice locale ha convalidato oggi l’arresto per la coppia. Secondo quanto riportato dall’agenzia Efe, i reati contestati sono violenza domestica, maltrattamento psicologico e abbandono di minori.
L’allarme lanciato da una residente
Il caso è emerso grazie alla segnalazione di una residente del quartiere, che ha contattato i servizi sociali sospettando che nella villetta accanto si stesse verificando qualcosa di anomalo. A seguito della denuncia, la polizia locale ha avviato un’indagine per verificare la situazione. «Inizialmente non c’era nulla che destasse particolare attenzione», ha dichiarato il capo della polizia di Oviedo, Javier Lozano, durante una conferenza stampa. Tuttavia, un elemento aveva attirato l’attenzione: l’abitazione riceveva frequentemente consegne di cibo ordinato online.
I bambini reclusi per tre anni
Nel giro di pochi giorni, gli investigatori hanno potuto ricostruire un quadro molto più chiaro. La coppia, composta da un cittadino tedesco e da una donna con doppia cittadinanza tedesca e statunitense, teneva i tre bambini — due gemelli di otto anni e il loro fratello maggiore di dieci — chiusi in casa, in mezzo a rifiuti e sporcizia. I minori non erano mai stati visti all’esterno né frequentavano la scuola. «Gli agenti sono rimasti sbalorditi dalla situazione», ha riferito Lozano.
Perché vivevano in quelle condizioni
Le autorità stanno ancora cercando di chiarire le ragioni che avrebbero spinto la coppia a vivere in simili condizioni. Una delle ipotesi degli inquirenti è che la coppia fosse rimasta terrorizzata dalla panedmia di Covid-19. Perciò negli ultimi tre anni avevano vissuto indossando costantemente le mascheirne, anche in casa. I tre bambini sono stati intanto affidati ai servizi sociali.