L’AfD classificato come «partito di estrema destra», il report dell’intelligence tedesca: ecco cosa può succedere ora


Alternative für Deutschland è un partito «estremista» e alcune sue posizioni sono incompatibili «con il libero ordine democratico». Lo scrive in una nota l’ufficio federale per la Protezione della Costituzione, che ha classificato il partito tedesco AfD come entità «di estrema destra». Per i servizi interni di Berlino ci sono elementi di «certezza» sul profilo estremista del partito guidato da Alice Weidel, che si è piazzato al secondo posto alle elezioni dello scorso febbraio ma è stato relegato ancora una volta all’opposizione in seguito all’accordo tra i cristiano-democratici della Cdu e i socialdemocratici della Spd.
La nota dei servizi interni tedeschi
Alcune fazioni dell’AfD, come la sua ala giovanile, erano già state classificate come estremiste nel 2021, mentre il partito nel suo complesso era stato classificato semplicemente come «sospetto». La classificazione, in ogni caso, arriva da un ufficio federale che equivale ai servizi segreti interni e che dipende quindi dal ministero dell’Interno. La Corte costituzionale tedesca, inoltre, ha sempre respinto ricorsi contro Afd volti a impedire la sua partecipazione alle elezioni. Nella nota dei servizi tedeschi, pubblicata in giornata, si legge: «La concezione prevalente del partito, basata sull’etnia e sulla discendenza, non è compatibile con il libero ordine democratico di base». L’obiettivo di AfD, si spiega, è quello di escludere alcuni gruppi di popolazione da una partecipazione paritaria nella società. «Nello specifico, l’Afd ritiene che i cittadini tedeschi con una storia di migrazione da paesi musulmani, ad esempio, non siano membri paritari del popolo tedesco, come definito dal partito in termini etnici», continua la nota dei servizi interni.
La replica di AfD: «Tutte idiozie»
Immediata la replica dei diretti interessati, ossia i vertici di Alternative für Deutschland, secondo cui la decisione dell’ufficio federale per la Protezione della Costituzione rappresenta «un duro colpo per la democrazia tedesca». In un comunicato congiunto, Alice Weidel e Tino Chrupalla – i due portavoce nazionali di AfD – scrivono: «Poco prima del cambio di governo, l’AfD viene pubblicamente screditata e criminalizzata. Si tratta di un intervento chiaramente motivato politicamente. L’AfD continuerà a difendersi per via giudiziaria da queste diffamazioni che mettono a repentaglio la democrazia». Ancora più diretto Stephan Brandner, vicepresidente del partito, che bolla la decisione dei servizi interni tedeschi come «una completa idiozia».
Scholz: «Nessuna messa al bando»
Ma la decisione dell’ufficio federale tedesco apre a nuove incognite. Per esempio, è possibile che il governo metta al bando AfD? «Penso che questa sia una questione che non dovrebbe essere affrontata in fretta e furia. Sono contrario a una soluzione rapida», ha frenato il cancelliere uscente Olaf Scholz. Qualche timida apertura arriva da Nancy Faeser, attuale ministra dell’Interno, che spiega come la classificazione dei servizi interni non comporta automaticamente la messa al bando del partito, ma dice anche che non può essere escluso. «Non si dovrebbe escludere nulla, ma non c’è alcun automatismo», ha detto Faeser. Netto anche il giudizio di Markus Soeder, presidente della Baviera e leader della Csu, secondo cui è necessario «mantenere il cordone sanitario contro Afd», perché «non c’è spazio per i nemici della democrazia».
Foto copertina: EPA/Clemens Bilan | Una manifestazione di Alternative für Deutschland a Berlino, 22 marzo 2025