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«Se stasera è bianca, vince il mio amico Parolin. Per lui faccio una canzone con Don Backy», Roberto Apo Ambrosi pronto a festeggiare

08 Maggio 2025 - 15:09 Ugo Milano
parolin apo ambrosi conclave
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L'oste cantautore, ormai ospite fisso di «Un giorno da pecora», si è detto sicuro dell'elezione del segretario di Stato vaticano, suo amico carissimo. Come vuole festeggiare

«Ho tenuto da parte una bottiglia di spumante Giulio Ferrari del 2013. Secondo me questa sera la apro». È questa la previsione, che assomiglia più a una sicurezza, del noto oste cantautore Roberto “Apo” Ambrosi, amico stretto del cardinale e ultimo segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. La sua è una sensazione ben chiara: «Succede qualcosa stasera… la bottiglia è già in frigo, al sicuro», ha detto in collegamento con il programma radiofonico Un giorno da pecora. Insomma a casa di Apo sembra tutto pronto per la festa, quando «don Piero» si potrebbe affacciare su piazza San Pietro vestito di bianco. Anche se poi minimizza: «In ogni caso la apro, tanto con Parolin siamo amici».

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La promessa di Ambrosi: «Io e Don Backy dedichiamo due strofette in rima a Parolin»

«Ho cantato per anni, suonato per anni, fatto l’oste per anni… e divento famoso perché sono amico di Parolin», ha iniziato con un misto di ironia e stizza Roberto Ambrosi. «Parolin l’ho sentito stamattina», ha poi azzardato, prima di scoppiare a ridere e negare ovviamente tutto. Tra le risate e le battute, però, Apo sembra certo: Parolin papa «deve succedere». Non è un caso, forse, che la bottiglia conservata per il grande momento sia del 2013, anno dell’ultimo Conclave e dell’elezione di Papa Francesco. In caso di elezione del suo amico «don Piero», Apo ha una promessa già pronta, complice Don Backy, famoso cantautore degli anni ’60 e ’70: «Appena metto giù il telefono, chiamo il mio amico Don Backy, che non è papabile, e gli dico: “Aldo, facciamo due strofette messe lì che facciano rima con ‘in’ o ‘ero'”».

La previsione di Apo: «Se stasera è bianca, è Parolin»

La breve chiacchierata si sofferma anche sulla prima giornata di Conclave, sulle due ore di ritardo e sulla fumata nera: «L’attesa ci ha fatto bere un po’ di bottiglie di vino, abbiamo finito le scorte», ha raccontato Apo. «Abbiamo chiacchierato, cercato di ricordare… Abbiamo mangiato formaggio e bevuto vino rigorosamente veneto». Il cantautore si è poi sbilanciato sulle votazioni del pomeriggio, dopo la fumata nera di mezzogiorno: «Se c’è la fumata bianca alla terza è quella giusta, se è questa sera è lui (Parolin, ndr)». E se anche stasera è nera? «Domani dico la stessa cosa».

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