Sinner piega l’argentino Cerundolo, ma che fatica nel finale. L’azzurro frenato dalla pioggia e dai dolori per le vesciche va ai quarti


Solo al quarto match point Jannik Sinner riesce a chiudere l’incontro degli ottavi degli Internazionali di Roma. Battuto l’argentino Francisco Cerundolo in due set con il punteggio di 7-6 6-3. Al prossimo turno affronterà il vincente del match tra Ruud e Munar.
Dopo il lungo stop e diversi rinvii per la pioggia, Sinner ha avuto a che fare anche con qualche guaio fisico. Durante il secondo set sul 2-1 è dovuto intervenire il fisioterapista. Al rientro in panchina prima del cambio campo l’azzurro ha chiesto l’intervento dello staff medico dell’ATP per delle vesciche al piede destro. Una volta fasciate il tennista ha ripreso a giocare gli ottavi di finale sul Centrale contro il rivale argentino.
Un test, quello contro l’argentino, che ha spinto Jannik come sottolineato da lui stesso ad alzare il livello, soprattutto nel tiebreak vinto nel primo set. Il secondo, invece, rischia di complicarselo prima con le vesciche al piede destro che, sul 2-1 per l’azzurro, hanno costretto il n.1 del mondo a richiedere l’intervento dello staff medico dell’ATP. E poi con il break subito sul 5-2 e i tre match point sprecati prima di quello decisivo realizzato dopo oltre due ore di gioco. La marcia verso i quarti, però, prosegue con soddisfazione di tutti, meno dei tifosi che hanno acquistato il serale, costretti ad aspettare la fine della sua gara (l’ultima del pomeridiano) per poter fare il proprio ingresso.
«Diciamo che sapevo che prima della partita dovevo alzare il livello e ci sono riuscito – ha detto Sinner a fine partita – è stata una giornata molto lunga ed era importante gestirsi prima della gara prima in modo perfetto. Grazie mille per il tifo, è stato un grande onore. È incredibile avere cos tanti giocatori andare avanti – ha aggiunto parlando del momento del tennis azzurro -. Ieri, però, c’è stato un grande dispiacere per Matteo Berrettini per quello che sta passando con tanti infortuni. Conoscendolo so quanto ci teneva a giocare qui, siamo tutti con lui. Poi sono contentissimo per Musetti e Paolini. Ora vediamo cosa ne esce».