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Mattarella striglia l’Europa e cita Puccini: «”Nessun dorma” dentro l’Ue, stare fermi non è più un’opzione»

14 Maggio 2025 - 15:21 Ugo Milano
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Il capo dello Stato ospite del summit sull'innovazione di Coimbra: «Ridurre le dipendenze senza pregiudicare il libero commercio internazionale»

«È urgente, direi prioritario, che l’Europa agisca, perché stare fermi non è più un’opzione». È dal summit sull’innovazione Cotec di Coimbra – lo stesso a cui era presente anche Mario Draghi – che Sergio Mattarella lancia un «appello all’azione» ai vertici delle istituzioni europee. Il tema scelto per l’edizione del 2025 è la competitività, parola finita in cima alle priorità di Bruxelles, in particolare dopo i report di Enrico Letta e dello stesso Draghi. «Progredire senza indugi e con efficacia in quest’ambito è largamente considerata condizione indispensabile all’ulteriore approfondimento del progetto d’integrazione continentale, al rilancio strategico dell’Unione Europea e alla preservazione di un’economia prospera per i suoi Stati Membri e i suoi cittadini», ha scandito Mattarella dal palco del summit in Portogallo.

Il ruolo dell’Europa in un mondo che cambia

Di fronte a un mondo che cambia sempre più rapidamente, il capo dello Stato invita l’Europa a darsi da fare per non rimanere indietro: «Sarebbe miope guardare all’Unione come a una costruzione nata “sottovuoto”. Al contrario, fin dalle sue origini gli Stati membri hanno prestato attenzione ad adattare l’Unione a un’ambiente politico ed economico in continua evoluzione». Il riferimento, anche se mai citato esplicitamente, è al terremoto politico, diplomatico e commerciale innescato dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Un passaggio delicato, a cui – secondo Mattarella – Bruxelles dovrebbe reagire lavorando «insieme per un’Europa più competitiva, tecnologicamente avanzata e quindi più sicura, capace di ridurre le sue dipendenze strategiche ma senza pregiudicare la tela di fondo di un ordine internazionale fondato sul libero commercio».

L’orgoglio per «l’eccezionalità europea»

Il discorso di Mattarella a Coimbra arriva poco dopo la Turandot di Giacomo Puccini. Un assist perfetto per le parole che avrebbe pronunciato di lì a poco il capo dello Stato. «Poc’anzi abbiamo ascoltato la romanza ‘Nessun dorma’, potrebbe applicarsi alla nostra Unione», ha detto il presidente della Repubblica. Dopodiché, Mattarella ha rivendicato tutto ciò che distingue il modello economico e sociale europeo, soprattutto rispetto a quello americano e cinese. «L’Unione si erge su solide fondamenta: un’economia di mercato aperta alla concorrenza e agli scambi internazionali; un sistema di banche centrali indipendente; un quadro giuridico stabile e affidabile; una concezione di Stato di diritto saldamente ancorata a una convinta tradizione democratica; politiche di redistribuzione attive ispirate al principio di solidarietà. Occorre essere orgogliosi – ha insistito Mattarella – di questa “eccezionalità europea” e progredire su tali presupposti».

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