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Francesca Pascale, la nostalgia per Silvio Berlusconi: «Tutto l’amore che avevo l’ho dato a lui. Ha sempre saputo che ero bisessuale»

20 Maggio 2025 - 22:45 Ugo Milano
silvio berlusconi francesca pascale forza italia
silvio berlusconi francesca pascale forza italia
L'ex compagna di Berlusconi si racconta al settimanale Chi: «Mi manca come se mi avessero tolto un braccio». Il ricordo del Cavaliere tra affetto, inclusione e diritti civili: «Non mi ha mai giudicata per la mia bisessualità. Era più aperto di tanti giovani». Poi l’attacco a Forza Italia: «Mi trattavano come una scheggia impazzita»

«Tutto l’amore che avevo l’ho dato al presidente, per chiunque altro sarebbe un amore a metà». È impossibile per Francesca Pascale dividere il suo tempo di vita in prima e dopo Silvio Berlusconi. «Mi ha fatto male l’assenza di Berlusconi, mi manca la sua presenza. È come se mi avessero tolto un braccio, eppure c’è», ha confessato a Chi la ex compagna del Cavaliere. «Non riesco nemmeno a parlarne al passato: ridevamo, scherzavamo, parlavamo. Io oggi non so più con chi parlare con quella libertà, con quella leggerezza». Un rapporto unico e inimitabile, nonostante i due si siano separati e la 39enne si sia sposata (e poi separata) con la cantante Paola Turci: «Non sono pronta a innamorarmi di nuovo».

«Io bisessuale? Non mi giudicava»

Un silenzio lungo anni sul suo rapporto con Silvio Berlusconi, poi finalmente i primi racconti: «Mi sentivo sola, era difficile trovare qualcuno che avesse vissuto le stesse cose che ho vissuto io», ha detto Francesca Pascale. Come lui nessuno, insomma: «Ho spesso bisogno di silenzi per riportare me stessa alle sue parole, ai suoi insegnamenti. In quella dimensione è vivo, più di tanta gente in carne e ossa…». Quella comprensione, quell’intesa, non l’ha più trovata. «Non giudicava, era profondamente rispettoso della vita: gli ho detto subito di essere bisessuale e non è mai stato un problema», ha raccontato. «Non gli interessava l’orientamento sessuale di una persona, ne parlava liberamente, era aperto mentalmente più di tanti giovani».

Le difficoltà con Silvio: «Parlavo d’istinto, i membri di Forza Italia mi hanno presa di mira»

C’è anche spazio per riportare alla mente le prime crepe e la crisi del rapporto con il Cavaliere: «La politica è stata una delle cose che ci ha allontanati». Non per divergenze di vedute, ma per un’ostilità interna a Forza Italia che si era creata nei confronti proprio di Francesca Pascale: «Parlavo d’istinto, dicevo cose che potevano creare contrasti con gli alleati di Forza Italia e dentro lo stesso partito. Ero una voce fuori dal coro: per alcuni ero una senza arte né parte che nuoceva a Berlusconi». Da quei dissidi, sarebbe poi iniziata una «campagna» contro la 39enne: «Dicevano: “Si fuma le canne, ha i tatuaggi, è bisessuale, ci fa perdere voti, è una scheggia impazzita”. Avrei voluto solamente parlare di inclusione perché il presidente è sempre stato inclusivo, ha cercato di rivolgersi a tutti, di capire il momento storico».

I diritti civili sono di sinistra? Pascale: «Etichetta fascista»

E proprio sull’inclusione e sui diritti civili Francesca Pascale si sofferma ulteriormente. «Sono temi che le destre non affrontano e restano un presidio della sinistra. Tanto che, se parli di diritti, sei di sinistra». Una etichetta che, secondo Pascale, «è la cosa più fascista che si possa dire, e vorrei che a destra e a sinistra lo capissero. Perché i diritti civili sono di tutti, interessano tutta la popolazione». Ma proprio l’etichettatura, e il silenzio che ancora spesso circonda questi argomenti come fossero tabù, ha conseguenze pesanti: «Oggi i giovani preferiscono il suicidio piuttosto che affrontare l’omosessualità, la salute mentale, la scuola. Hanno paura».

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