A Napoli scuole chiuse in anticipo per la sfida Scudetto e Università in Dad, ma si gioca la sera. Il caso degli 80 bidelli in malattia in un solo giorno


Diverse scuole a Napoli hanno deciso di chiudere in anticipo venerdì 23 maggio. Non un giorno qualunque, ma il giorno di Napoli-Cagliari, che per la squadra di Antonio Conte può valere il quarto Scudetto. I preparativi febbrili in città poco si conciliano con le lezioni, quantomeno con le attività extrascolastiche e quelle che si svolgono nelle palestre. Per di più, il sindaco Gaetano Manfredi ha detto di sperare in una «città pedonalizzata», nell’ipotesi di festeggiamenti. Di certo in direzione dello stadio Maradona l’affluenza sarà imponente. Perciò il piano del Comune per la viabilità ha imposto tutta una serie di varchi ad accesso controllato per il centro cittadino e la viabilità modificata, per contenere il caos.
Le scuole chiudono in anticipo
A parte i varchi controllati che scattano dalle 6 del mattino di venerdì 23 maggio, il resto delle modifiche alla viabilità scattano dalle 18. E la partita è alle 20.45. Ma tant’è, le scuole hanno deciso di anticipare la chiusura. Vuoi anche perché proprio quel giorno, oltre allo sciopero dei trasporti, c’è anche quello dei sindacati del comporto scuola Csle e Conalpe. Nell’elenco stilato da Fanpage spiccano almeno sette istituti che hanno deciso di anticipare la chiusura, chi alle 14 e chi alle 13. Per non parlare di quelle scuole che dicono di non poter sapere se ci saranno lezioni, visto lo sciopero di tutto il personale, docente e Ata.
L’università in Dad
Non fanno eccezione gli universitari della Suor Orsola Benincansa. In particolare quelli del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione, che potranno godere della didattica a distanza neanche fossimo in pandemia. Nella nota dell’ateneo si chiarisce che è tutto legato allo sciopero nel settore del trasporto pubblico. La partita insomma non c’entra niente.
Neanche gli asili sono risparmiati
Le avvisaglie che il 23 maggio sarà complicato andare a scuola o al lavoro arrivano anche dalle scuole d’infanzia di Napoli. Come riporta ancora Fanpage, alla vigilia della partita dell’anno degli azzurri c’è stata un’ondata di bidelli che si sono messi in malattia. Non è chiaro sapere quanto durerà questa impossibilità ad andare al lavoro per i collaboratori scolastici, circa 80 in un solo giorno. Di fatto sta che sono dovuti intervenire i carabinieri, per il sospetto di uno «sciopero bianco». Ben sette asili sono stati costretti a chiudere. E diversi genitori sono stati chiamati a sorpresa per andare a riprendersi i figli dagli istituti scolastici rimasti senza il necessario personale. Ed era solo il giovedì prima della possibile festa Scudetto.