Olly ci mette il cuore, i Coma_Cose puro pop, solito dramma estivo Fred De Palma, disastro TriGno. Le nostre recensioni

Dadà – Core in fabula

Si conclude con gli ultimi cinque brani la meravigliosa epopea fiabesca di Dadà. L’artista napoletana ha superato letteralmente se stessa, perché la sua sperimentazione con la tradizione musicale partenopea già ci aveva conquistati, l’avremmo potuta incasellare in quella cosa lì e saremmo stati assai felici. Il gusto sopraffino per il suono, i colori che propone, moderni e fascinosi, notturni ed esplosivi, sospesi e incisivi, già rappresentavano una delle migliori scoperte degli ultimi tempi. Ma lei ha deciso di non fermarsi, di andare oltre, di provare una narrazione più articolata, trovando nel concetto di “fabula” il vestito perfetto per la sua musica. Ed è così che viene fuori questo splendido disco, che non è niente che abbiate già sentito prima. Sonorità ultracontemporanee utilizzate per raccontare storie che sembrano venire da lontanissimo, scolpite con rara sensibilità, con la giusta misura, che brillano di una luce tutta propria, del tutto inedita al mercato. La bellezza in musica. Pura. Di certo uno dei migliori dischi dell’anno. Da godere dall’inizio alla fine sprofondati in poltrona con gli occhi chiusi. Questo è il regalo di Dadà. Approfittatene.