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Olly ci mette il cuore, i Coma_Cose puro pop, solito dramma estivo Fred De Palma, disastro TriGno. Le nostre recensioni

25 Maggio 2025 - 20:44 Gabriele Fazio

TriGno – A un passo da me

Abbiamo ascoltato TriGno dal vivo, durante la finale di Amici, e siamo rimasti letteralmente sbigottiti dalla quantità di omicidi commessi. Capolavori di Paolo Conte, Daniele Silvestri, Edoardo Bennato, massacrati senza pietà, in diretta, impunemente, ripreso dalle telecamere. E invece di chiamare la polizia lo hanno premiato, mentre noi, affranti, ci chiedevamo quale fosse il limite, al ribasso, dell’universo pop italiano. La domanda non ha una risposta precisa, o perlomeno noi non l’abbiamo trovata, ma l’eco di quel dubbio si declina in questo EP, di una bruttezza quasi drammatica, uno di quei fatti che leggi sul giornale e ti rovinano la giornata e ti fanno ammosciare la speranza. Qui non si tratta della mancanza di un certo intellettualismo nelle intenzioni, non lo chiediamo, non ce l’aspettiamo, men che meno da chi ha preferito prendere la scorciatoia televisiva. Il problema è che il ragazzo proprio non sembra portato, mentre fuori da quello studio televisivo il paese brulica di bravissimi cantautori, spregiudicati sperimentatori, ispiratissimi rapper, artisti veri insomma, le cui opere resteranno sconosciute, perché l’arte e la popolarità non si inseguono per le stesse strade. Nel frattempo TriGno ha in tasca un contratto discografico con una major, che poi utilizza per produrre una simile vuota sconcezza di EP. Tra canzoncine banalotte e pure una versione live di Overdose d’amore copiata a Salmo. Tutto surreale.