Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpElezioni comunaliGaza
ATTUALITÀCampaniaFemminicidiGiovaniInchiesteNapoliOmicidi

«Chi ti ha fatto del male pagherà». Il dolore della madre di Martina Carbonaro, uccisa dall’ex: «Quando lo lasciò, lui la prese a sberle»

28 Maggio 2025 - 17:46 Filippo di Chio
martina carbonaro alessio tucci omicidio
martina carbonaro alessio tucci omicidio
La 14enne è stata uccisa «con un grande masso» dall’ex fidanzato Alessio Tucci, 19 anni. Secondo il pm, i colpi sarebbero stati «selvaggi e ripetuti», anche quando la ragazza aveva perso i sensi. Poi il tentativo di occultare il corpo sotto i rifiuti

I colpi al volto e al viso, «con un grande masso», sono stati «selvaggi e ripetuti». E sono continuati anche quando Martina Carbonaro, la 14enne trovata morta nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 maggio ad Afragola, giaceva sul pavimento del casolare abbandonato priva di sensi. Questa la ricostruzione della procura di Napoli nord, nel decreto di fermo a carico dell’ex fidanzato della ragazzina Alessio Tucci. Il quasi 19enne è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Dopo aver massacrato la 14enne, che due settimane prima aveva deciso di troncare la relazione, avrebbe nascosto il cadavere coprendolo con rifiuti ingombranti e avrebbe posizionato il cellulare spento della vittima in una intercapedine del casolare. Una «forza micidiale», quella dei colpi inferti al volto di Martina Carbonaro, che il giovane aveva già usato contro la 14enne quando lei aveva deciso di lasciarlo. In quell’occasione, ha raccontato la madre della vittima, il ragazzo le avrebbe «tirato una sberla».

La confessione di Alessio Tucci e le mani ferite dal sasso

Una responsabilità nascosta per due giorni, poi il crollo di fronte agli investigatori. Alessio Tucci «si è precostituito un’aria di innocenza e di estraneità ai fatti», scrive il pm nel decreto di fermo. Tanto da andare a trovare la madre di Martina Carbonaro e rendersi disponibile a partecipare alle ricerche della giovane. L’interrogatorio, arrivato intorno alle 2.30 di notte, era iniziato con una ricostruzione «completamente incompatibile e smentita dalle risultanze probatorie». Il 19enne aveva infatti raccontato agli inquirenti di di aver salutato Martina e di essere tornato a casa. Le telecamere di sorveglianza della zona li avevano invece ripresi mentre insieme si avviavano verso il casolare abbandonato, dove il cadavere della ragazza è stato poi trovato dopo un giorno di ricerche. «Dopo un iniziale tentennamento», Tucci avrebbe poi ammesso le sue responsabilità mostrando anche le ferite sulle sue mani, derivanti dal maneggiamento violento dell’arma del delitto.

«Due settimane fa la prese a schiaffi, chi ha fatto del male la pagherà», le parole della madre di Martina

Già durante la confessione, scrive ancora il pm, il 19enne ha definito il suo gesto come «vergognoso». «I vicini dicevano che era uno bravo, a sapere che poi si è rivelato un mostro…», ha commentato Enza Cossentino, madre di Martina Carbonaro. «Ho saputo che è stata messa in un sacco di spazzatura, ma come si fa?». Ai microfoni di Mediaset e Sky tg24, ha poi aggiunto: «Due settimane fa lui è venuto qua, ha mangiato a casa mia e ha pianto. Dopo io ho detto a Martina: “Vedi bene cosa vuoi fare, se non lo vuoi più lascialo perdere”». Una relazione che la madre ha descritto come «figlia di un sentimento», almeno fino all’ultimo periodo. «Forse da quando le ha dato una sberla», ha raccontato. «Dalla sberla ha capito che persona poteva essere, un violento». Ha poi aggiunto: «Dello schiaffo ho saputo due settimane fa. Io gli ho detto: “Martina, io sto tranquilla o qualcuno mi viene a casa e mi dice: “Signora, sua figlia è stata ammazzata”. E così è stato». Sul profilo Facebook della madre, un breve messaggio: «Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà, vola in alto. Ora starai con i miei genitori, tu sei stata importante e lo sarai per sempre».

leggi anche