Marco Crocitta, l’avvocato accusato nella sparizione di Denisa Adas: «Io non c’entro. E lei secondo me è morta»


Si chiama Marco Crocitta l’avvocato chiamato in causa nella scomparsa di Denisa Maria Adas. La sex worker rumena è sparita da Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio. La madre di lei, Maria Cristina, è sotto indagine per false dichiarazioni ai pm. Perché ha omesso di dire agli investigatori che aveva saputo di un presunto sequestro di persona nei confronti della figlia e che un avvocato si era offerto di fare da mediatore. Crocitta oggi parla con il Messaggero di «un grosso equivoco». E nega di aver ricevuto avvisi di garanzia per la vicenda.
Marco Crocitta e Maria Denisa Adas
A parlare di un avvocato che si era proposto di fare da mediatore per il sequestro con la polizia è stata un’amica di Denisa. «Credo ci sia un errore, io non mi sono mai offerto di mediare. C’è uno sbaglio», dice lui. Poi fa sapere che Denisa non l’ha «mai incontrata. Non la conosco e aggiungo che non sono mai andato a fare sesso a pagamento in tutta la mia vita». E non ha nemmeno indicato alla madre una pista: «È falso, la mia posizione è quella di un povero professionista che suda la pagnotta, non faccio questi atti criminali. Mi sto muovendo fra Sardegna e Calabria, a Prato non ci sono mai stato in vita mia». E forse era proprio in Sardegna la notte della scomparsa di Denisa, sostiene, anche se precisa di non dover fornire un alibi.
La madre di Denisa
Crocitta dice di essere amico della madre di Denisa: «Io non rinnego l’amicizia, che è per sempre. Avevo seguito il compagno della signora Cristina per un caso, è così che siamo rimasti in contatto. Lei mi ha raccontato meglio di quel che era successo e io ho solo cercato di capire e starle vicino». Eppure le telefonate con la donna ci sono. E lui per la sparizione della ragazza «penso a qualcosa di diverso dal rapimento, se fosse stata rapita per scopi estorsivi sarebbe presto emerso. Se fosse stata presa perché da sfruttare nel campo della prostituzione, i rapitori non le avrebbero fatto cambiare abitudini di vita; anche la rivelazione sui denti rotti non combacia per nulla con questo intento». E allora: «Se dovessi esprimere un’opinione personale direi che è difficile che sia ancora viva dopo tutto questo tempo, ma non sono depositario del verbo divino».