Alta tensione Francia-Israele: «Macron vuole riconoscere la Palestina? Noi espandiamo lo Stato ebraico in Cisgiordania»


Ancora forti tensioni tra Francia e Israele. Quest’ultimo, infatti, ha accusato Emmanuel Macron di aver intrapreso una «crociata contro lo Stato ebraico». Accusa che è arrivata dopo che il presidente francese, giovedì 29 maggio, in una conferenza stampa a Singapore, ha nuovamente esortato i Paesi europei a inasprire la loro posizione nei confronti di Israele se la situazione umanitaria a Gaza non cambierà drasticamente. Non solo, Macron ha anche detto che «riconoscere uno Stato palestinese non è semplicemente un dovere morale, ma un’esigenza politica». Pronta e durissima la replica che arriva oggi da Israele. In visita a un avamposto di coloni ebrei nel nord della Cisgiordania, il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato l’intenzione di «costruire lo Stato ebraico israeliano» su quelle terre. «È un messaggio chiaro a Macron e ai suoi amici: loro riconosceranno uno Stato palestinese sulla carta, noi costruiremo qui lo Stato ebraico israeliano sul campo». Poi ha aggiunto senza lasciar spazio a dubbi: «La carta sarà buttata nella pattumiera della storia e lo Stato di Israele prospererà e fiorirà».
Le accuse a Macron
Tra i due Paesi lo scontro è aperto ormai da tempo. Solo due settimane fa il capo dell’Eliseo, intervenendo in tv, aveva duramente condannato le azioni israeliane a Gaza, annunciando che avrebbe fatto «tutto il possibile per fermare Netanyahu»: compresa appunto la possibilità di una revisione degli accordi Ue-Israele. Per tutta risposta l’ufficio di Netanyahu aveva diffuso una nota durissima in cui Macron veniva accusato di fatto di fare il gioco di Hamas. Ebbene, anche in questo caso non si è fatta attendere la replica di Israele, che in una nota del mMinistero degli Esteri, in riferimento alla situazione degli aiuti, ha dichiarato: «Non esiste alcun blocco umanitario. Questa è una palese menzogna. Peccato che invece di fare pressione sui terroristi jihadisti, Macron vuole ricompensarli con uno Stato palestinese. Non c’è dubbio che la sua festa nazionale sarà il 7 ottobre».